Organico sostegno 2023/2024: aumento di 9mila posti, ma restano le preoccupazioni
Ministero e sindacati sono al lavoro per stabilire la dotazione degli organici degli insegnanti per il prossimo anno scolastico, il 2023/2024. Il ministero ha fornito ai sindacati la bozza di decreto interministeriale che contiene i numeri previsti per settembre.
Emerge come i posti dell’organico dell’autonomia, tra posti comuni e quelli di potenziamento, siano in totale 670.450, sostanzialmente quelli dello scorso anno con una leggera riduzione. La buona notizia arriva dai posti di sostegno, che diventano 126.170 contro i 117.170 di dodici mesi fa. Il limite massimo dell’adeguamento dell’organico di fatto è di 14.142 posti, cifra allineata a quello dello scorso anno.
Educazione motoria alla primaria
A cambiare in vista di settembre ci sarà la dotazione per le classi quarte della scuola primaria degli insegnanti adibiti all’insegnamento dell’educazione motoria. Un’iniziativa iniziata già quest’anno per le classi quinte, di non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive, per le classi che non adottano il modello del tempo pieno nelle quali sia introdotto l’insegnamento.
Le classi nella quali ci sarà il tempo pieno, non cambierà l’orario attuale, a prescindere dal nuovo insegnamento.
La suddivisione dei posti dell’educazione motoria alla primaria, 4405, è di posti interi 1.740 e posti interi equivalenti al monte ore residuo 2.665.
Per le classi quarte saranno 24.192 (Tempo normale 14.592 + tempo pieno 9.650). Per le classi V 24.277 (Tempo normale 14.597 + tempo pieno 9.680).
Disponibili poi i 6.004 posti riservati alle classi della scuola di II grado. Il fine è assicurare il diritto all’istruzione anche da parte dei soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti a normativa vigente.
Posti di sostegno
Come detto la buona notizia arriva dai posti di sostegno, che aumentano di 9000 unità.
Le preoccupazioni dei sindacati
Secondo UIL Scuola il provvedimento comporta una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e a invarianza di dotazione organica complessiva vigente. Quindi su 6.000 pensionamenti dei docenti di scuola primaria saranno utili solo 2.000 posti per immissioni in ruolo e per la mobilità per far fronte alla copertura delle ore e dei posti di educazione motoria.
Non basta l’aumento di 9.000 posti per l’anno scolastico 2023/24, considerato che si tratta di un incremento che si innesta in un quadro di riduzione generale delle risorse di personale specializzato per l’insegnamento agli alunni con disabilità.