Scuola

Sciopero 8 marzo 2023 scuola: niente lezioni, le motivazioni

Il prossimo 8 marzo potrebbe essere un giorno di sciopero generale per i trasporti pubblici e il settore scolastico. Secondo il calendario degli scioperi pubblicato dal Ministero dei Trasporti, le mobilitazioni inizieranno il 2 marzo con uno sciopero del personale navigante tecnico Poste Air Cargo. L’8 marzo ci sarà uno sciopero più ampio che coinvolgerà anche il settore scolastico, mettendo a rischio i trasporti locali, i convogli regionali di Trenord, le tratte ferroviarie e autostradali per l’intera giornata.

Le motivazioni

Lo sciopero è stato proclamato dal sindacato Slai Cobas per evidenziare il peggioramento della condizione generale delle donne, in particolare nel mondo del lavoro. Il giorno dell’8 marzo è stato scelto in quanto è la Giornata dei diritti delle donne a livello internazionale. Si punta a porre l’attenzione sulla situazione femminile nel mondo del lavoro, sulla violenza sulle donne e sulla libertà di scelta in tema di maternità e aborto.

Il settore scolastico sarà coinvolto nella mobilitazione a causa dei tagli e degli accorpamenti che colpiranno centinaia di istituti nel corso dell’anno. La Legge di Bilancio prevede che circa 700 scuole saranno accorpate nei prossimi anni, con conseguente riduzione del personale e dei dirigenti scolastici. I sindacati criticano questi tagli, che mirano ad aumentare l’efficienza amministrativa e gestionale, ma che potrebbero avere un impatto negativo sulla qualità dell’istruzione e sulla gestione delle scuole.

La nota del ministero

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emesso la Nota N. 26132 datata 28 febbraio 2023, riguardante lo sciopero generale della scuola proclamato per l’8 marzo. La nota specifica che, per l’intera giornata, sarà interessato dallo sciopero il comparto e l’area dell’istruzione e della ricerca, sezione scuola.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso noto che un’azione di sciopero generale è prevista per l’intera giornata dell’8 marzo 2023, con la partecipazione di diverse organizzazioni sindacali, tra cui:

Slai Cobas per il sindacato di classe: “un’azione di sciopero in tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi per l’intera giornata, a sostegno della lotta delle lavoratrici/donne con contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari e atipici”. USI-CIT, Unione Sindacale Italiana e USI Educazione hanno aderito all’azione.
CUB – Confederazione Unitaria di Base: “un’azione di sciopero in tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata. Il primo turno montante è compreso per i turnisti”.
SISA – Sindacato Indipendente scuola e ambiente: “un’azione di sciopero per tutto il personale docente, dirigente ed ATA, di ruolo e precario, in Italia e all’estero”.
USB – Unione Sindacale di Base: “un’azione di sciopero per tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata”. L’USB PI ha aderito all’azione.
ADL Cobas – Associazione Diritti Lavoratori: “un’azione di sciopero per tutti i settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata, compreso il primo turno montante per i turnisti”.

La normativa

In considerazione del fatto che le azioni di sciopero coinvolgono il servizio pubblico essenziale dell'”istruzione”, come definito dall’articolo 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146, e dalle norme pattizie definite ai sensi dell’articolo 2 della stessa legge, il diritto di sciopero deve essere esercitato rispettando le regole e le procedure stabilite dalla normativa in questione. La Nota Ministeriale N. 26132 del 28 febbraio 2023, relativa al “Comparto e Area Istruzione e Ricerca – Sezione Scuola Sciopero generale proclamato per l’8 marzo 2023. Proclamazioni e adesioni. Adempimenti previsti dall’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali del 2 dicembre 2020 (Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2021) con particolare riferimento agli artt. 3 e 10”, fornisce ulteriori informazioni su questo punto.