Ordinanza ministeriale mobilità docenti: le modifiche potranno riguardare solo il contratto e non l’ordinanza
Concluso il confronto tra i sindacati e il Ministero dell’Istruzione e del Merito sull’Ordinanza Ministeriale sulla Mobilità 2023, emerge un rammarico diffuso per una procedura affrettata che non ha consentito un’attenta riflessione su molte delle problematiche relative alla mobilità del personale della scuola.
La presentazione delle domande
Anief ha espresso la sua preoccupazione per la situazione e ha proposto modifiche per risolvere alcune delle criticità presenti nelle procedure elaborate dal Ministero, tra cui la richiesta di più tempo per la presentazione delle domande, la possibilità di consentire il passaggio di ruolo su posto di sostegno anche ai docenti di ruolo in altro grado in possesso solo della specializzazione sostegno e chiarimenti riguardo al vincolo di presentazione della domanda di trasferimento per i DSGA assunti nel 2020/21.
Vincolo triennale
Tuttavia, l’Amministrazione ha affermato che le modifiche potranno riguardare solo il contratto e non l’ordinanza. Inoltre, la soluzione Ministeriale riguardo al vincolo triennale applicato dalla normativa sopraggiunta è quella di consentire ai docenti neoassunti di presentare domanda di mobilità, ma la convalida delle loro istanze è stata subordinata all’entrata in vigore dell’intervento legislativo di chiarimento atteso nelle prossime settimane. Ciò significa che la sorte di migliaia di docenti assunti in ruolo lontani dalle loro famiglie è ancora incerta.
Decisioni urgenti
Anche le modalità di fruizione delle precedenze per i figli che assistono il genitore disabile grave sono state modificate, in ossequio alla nuova formulazione dell’art. 33 della Legge 104/92. Tuttavia, il sindacato Anief ha ribadito la sua posizione sulla necessità di eliminare qualsiasi vincolo per i docenti neoassunti e sull’urgenza ormai improcrastinabile di trovare una soluzione alla problematica dei docenti assunti ex art. 59, commi 4 e 9bis.
Riapertura delle trattative nel 2024
In sintesi, nonostante i tentativi del sindacato Anief di apportare alcune modifiche utili per risolvere alcune delle criticità delle procedure elaborate dal Ministero, rimangono ancora troppe problematiche irrisolte nella mobilità 2023. Marcello Pacifico, Presidente Nazionale Anief, ha commentato che si tratta di un’altra occasione persa per fare giustizia, ma auspica che con la riapertura delle trattative per il 2024, il sindacato possa finalmente rendere concrete le proprie idee di riforma anche delle procedure di mobilità nel rispetto della professionalità di tutti i lavoratori della scuola. È necessario, infatti, trovare una soluzione adeguata per tutte le criticità della mobilità del personale della scuola per garantire il diritto alla mobilità del personale e il rispetto della professionalità dei lavoratori della scuola.