Il tribunale di Verona ha recentemente emesso una sentenza che ha fatto risarcire una docente per il mancato pagamento del contributo di 500 euro relativo alla Carta Docente per cinque anni scolastici consecutivi. La docente, infatti, aveva lamentato il fatto che il contributo era stato destinato esclusivamente ai docenti di ruolo, rendendole impossibile accedere alla Carta Docente.

Accesso anche a chi ha contratto a tempo determinato

La sentenza ha stabilito che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) deve erogare alla parte ricorrente la prestazione oggetto di causa, ovvero la Carta Docente con il relativo accredito della somma indicata sulla carta. La decisione è stata presa sulla base dell’ordinanza ottenuta dal sindacato Anief presso la Corte di Giustizia europea nel maggio dello scorso anno.

Secondo l’Anief, il ricorso al giudice del lavoro mira a garantire l’accesso alla Carta Docente anche ai docenti a tempo determinato che hanno lavorato nella scuola statale dal 2016 con almeno cinque mesi di servizio svolto in una annualità scolastica. Il sindacato sottolinea che la Carta Docente è un bonus annuale di 500 euro destinato alla formazione dei docenti, ma che viene riconosciuto solo ai docenti di ruolo.

Ricorso collettivo

La sentenza del tribunale di Verona potrebbe avere importanti ripercussioni per tutti i docenti a tempo determinato che, finora, non hanno potuto usufruire della Carta Docente. Secondo il presidente nazionale dell’Anief, Marcello Pacifico, il ricorso può essere presentato anche in modo collettivo e dagli educatori, aprendo la strada a una possibile estensione della Carta Docente a tutti coloro che lavorano nel settore dell’istruzione.

Strumento di formazione

In ogni caso, la sentenza del tribunale di Verona dimostra l’importanza di garantire pari opportunità di accesso alla formazione per tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto lavorativo. La Carta Docente, infatti, è uno strumento fondamentale per la formazione continua dei docenti e dovrebbe essere disponibile per tutti coloro che lavorano nel settore dell’istruzione, senza distinzioni.