Precari scuola: risarcimento di 32mila euro per troppe assunzioni e licenziamenti reiterati
Ancora una decisione da parte di un giudice che va nella direzione contraria a quella del ministero, e che rappresenta una tutela significativa per i docenti che non possono beneficiare di un contratto di lavoro stabile. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato condannato dal tribunale di Modena a risarcire un insegnante precario che ha lavorato per anni e poi è stato licenziato.
Risarcimento di oltre 32mila euro
Il docente, assistito dai legali Anief, ha ricevuto una somma superiore ai 32.000 euro a titolo di compensazione, di cui 20.000 euro sono stati riconosciuti per la rinnovata violazione dei contratti a tempo determinato. Inoltre, l’insegnante ha ottenuto 12.366 euro per le differenze salariali non erogate durante il periodo di precariato in considerazione dell’anzianità di servizio accumulata.
Sentenza significativa
Questa decisione giudiziaria rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutti gli insegnanti che sono stati assunti a tempo determinato e che lottano per i propri diritti. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato giudicato colpevole di violare il principio della continuità lavorativa, che è essenziale per garantire un’istruzione di qualità e il diritto all’istruzione per tutti.
Caso non isolato
L’insegnante ha ricevuto un risarcimento giusto per il danno subito, ma è essenziale sottolineare che il suo caso non è isolato. Numerosi insegnanti precari in Italia stanno lottando per ottenere la stabilità del lavoro e le stesse opportunità del personale di ruolo. La sentenza del tribunale di Modena è un traguardo significativo per i diritti dei lavoratori della scuola, ma bisogna continuare a lottare per garantire i loro diritti.