Percorso 60 cfu insegnamento: concorso senza abilitazione, servono 30 cfu per il tempo indeterminato
Marzo potrebbe essere il mese decisivo per decisioni definitive da parte del ministero circa il decreto attuativo che disciplina le modalità di acquisizione dei 60 Cfu utili, secondo la riforma del reclutamento, ad ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
Il vaglio dell’Ue
Le novità arriveranno grazie al punto di incontro raggiunto da Ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’Università e Ricerca, su elementi che però dovranno comunque essere sottoposti al vaglio della commissione europea.
Senza l’avvio della procedura di acquisizione dei 60 Cfu (Crediti formativi universitari) di fatto non sarà possibile avviare la nuova stagione dei concorsi, costituendo questi, in base alla riforma del reclutamento varata dal precedente governo e di fatto ratificata da quello attuale, presupposto fondamentale per ottenere l’abilitazione.
I sindacati restano in attesa di capire se sarà confermato l’orientamento a fissare una quota di ingresso ai percorsi universitari, sulla base del principio più volte confermato che non è utile abilitare più docenti di quanti poi se ne possano stabilizzare.
Il nodo del numero chiuso
Se così fosse, andranno definiti i paletti per la selezione iniziale per accedere al percorso. Il numero chiuso rilancerebbe di fatto le polemiche su un certo modo di intendere l’accesso alla professione che anche per altri ambiti come il Tfa è da tempo oggetto di critiche.
Altro elemento da stabilire riguarda i costi dei percorsi. Probabile che si raggiunga l’intesa per calmierare i prezzi a livello nazionale, in modo da stabilire un tetto massimo che le facoltà coinvolte non potranno superare, in modo da non gravare troppo sulle tasche dei candidati, che dovranno sobbarcarsi le spese di accesso ai percorsi.
I percorsi di abilitazione sono fermi da quasi dieci anni, questo inevitabilmente comporterà un boom di richieste in fase di attivazione che non sarà facile da gestire.
La validità dei 24 Cfu
Non sembra essere in dubbio la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento. Da capire come verranno riconosciuti altri crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici, e che dovranno essere coerenti con gli obiettivi formativi.
Il prossimo concorso scuola prevede l’abilitazione o il requisito di 3 anni di servizio nella scuola statale, nei cinque anni precedenti, di cui almeno 1 nella classe di concorso. Chi partecipa al concorso con l’abilitazione e lo vince ottiene l’assunzione a tempo indeterminato. Chi partecipa senza abilitazione (con il requisito di servizio) è prevista la sottoscrizione di un contratto annuale di supplenza, previa la richiesta di ottenere 30 CFU per firmare il contratto a tempo indeterminato.
Non se ne può proprio più di questa scuola. A 60 anni i docenti è giusto che vadano in pensione (Con dovuti DIRITTI senza tagli alcuni), quando dovranno godersi la pensione se lo mandate a casa dopo i 60 anni?
I nostri figli vengono chiamati mammoni, mi dite come fanno ad affrontare tutte le spese se non lavorano? Quando verranno REALIZZATI i giovani (che in linea di massima sono anche molto preparati)?
Inoltre “BISOGNA” assumere dalle GRADUATORIE d’ISTITUTO e NON dalle MAD, che tra l’altro vengono inviate anche senza aver conseguito una LAUREA. Credo non sia così difficile poi, ci sono troppe cose che non vanno bene, siamo in UE per cosa? Solo per ciò che a noi fa comodo? Siamo in UE, e allora facciamo come fanno loro.
“UNIONE” Europea