Docente tutor: bonus annuo fino a 5mila euro, 40 mila posti disponibili con corso di 20 ore
Il Ministero dell’Istruzione è al lavoro per introdurre la figura del docente tutor e orientatore nelle scuole italiane, al fine di ridurre la dispersione scolastica. Per farlo, il Ministero ha stanziato un fondo di 150 milioni di euro per la valorizzazione del personale scolastico.
Corso di 20 ore
L’ente preposto alla formazione dei docenti tutor e orientatori sarà l’Indire, che organizzerà un corso di formazione di 20 ore. Per partecipare al corso, i docenti dovranno avere alle spalle almeno cinque anni di servizio a tempo indeterminato e dovranno dimostrare esperienza nelle funzioni relative all’orientamento, ai PCTO e alla dispersione. Inoltre, dovranno impegnarsi a non abbandonare il ruolo per almeno tre anni.
Lo stipendio
Il compenso previsto per i docenti tutor non è ancora certo e la contrattazione di istituto è ancora in corso. Tuttavia, si prevede un range di 2.850-4.750 euro lordi all’anno. Si prevede di coinvolgere in tutto 40mila docenti tutor, 3.000 per l’ultimo triennio della scuola secondaria e 37.000 per il primo e secondo grado. Tuttavia, i numeri sono ancora in fase di valutazione da parte del Ministero.
Alta percentuale di dispersione
I sindacati hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla mancanza di un organico aggiuntivo e alla necessità di valorizzare il lavoro dei tutori in scuole con un’alta percentuale di dispersione, attraverso incentivi ulteriori. L’Anief ha già manifestato il suo dissenso per l’esclusione dei docenti precari e la mancanza di previsione di un organico aggiuntivo per il progetto.
Il ruolo del docente tutor e orientatore
Il ruolo del docente tutor e orientatore sarà quello di affiancare gli studenti in difficoltà, aiutandoli a superare gli ostacoli che incontrano nel loro percorso scolastico e a individuare il percorso formativo più adatto alle loro esigenze. Sarà inoltre responsabile della promozione e dell’organizzazione di attività di orientamento, delle attività PCTO e della prevenzione della dispersione scolastica.
I sindacati e l’opinione pubblica
La creazione della figura del docente tutor e orientatore è stata accolta con opinioni contrastanti da parte dei sindacati e dell’opinione pubblica. Molti hanno espresso preoccupazioni riguardo alla formazione di un organico aggiuntivo e all’effettiva efficacia del programma per ridurre la dispersione scolastica. Tuttavia, altri hanno sostenuto che la figura del tutor e orientatore sia fondamentale per fornire supporto ai giovani in difficoltà e migliorare l’inclusione scolastica.
Il decreto in arrivo
In attesa della pubblicazione del decreto attuativo, il ministero sta ancora discutendo alcuni aspetti riguardanti il programma, come ad esempio il numero preciso di docenti tutor e orientatori da coinvolgere e il compenso che verrà loro assegnato. Nonostante le incertezze e le critiche, l’implementazione di questa figura professionale rappresenta una novità importante per il sistema scolastico italiano e potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alla dispersione scolastica.