Ferie non godute precari scuola: a fine contratto vanno pagate se il docente non è stato invitato a usufruirne
Il Tribunale del Lavoro di Firenze ha deciso che l’amministrazione scolastica non può arrogarsi il diritto di diventare “proprietaria” dei giorni di ferie del personale supplente della scuola. E se ciò avviene, deve essere data loro la possibilità di fruirne. In definitiva, bisogna pagare quei giorni una volta che il contratto è scaduto.
Il ricorso
Questa decisione è stata presa in risposta al ricorso di una docente che aveva chiesto il pagamento delle ferie non godute. Secondo il giudice, il Ministero convenuto non ha fornito alcuna prova dell’adempimento dell’invito a fruire delle ferie, pertanto la ricorrente ha diritto all’indennità sostitutiva delle ferie non fruite.
La sentenza ha inoltre stabilito che alla docente che ha presentato il ricorso è dovuta anche l’indennità sostitutiva relativa alle festività soppresse non fruite, da ricomprendersi entro l’interpretazione conforme.
Ferie non fruite
La sentenza è importante in quanto conferma la posizione che le ferie non fruite dai precari con contratti al 30 giugno devono essere monetizzate. La Corte d’Appello di Perugia si è anche pronunciata recentemente sulla stessa questione, confermando che in nessun caso il docente a termine potrebbe perdere il diritto all’indennità sostituiva delle ferie per il solo fatto di non avere chiesto le ferie. In caso contrario, deve essere invitato formalmente e per iscritto dal dirigente scolastico a goderne, con avviso della perdita, se non si rispetta la richiesta.
La sentenza del Tribunale del lavoro di Firenze e le altre sentenze recenti dimostrano che i precari della scuola non devono subire la perdita dei loro diritti, inclusi i giorni di ferie non fruite, senza una giusta compensazione economica. Pertanto, è importante che i precari della scuola presentino ricorsi per rivendicare i propri diritti, con il supporto di sindacati e di avvocati specializzati in diritto del lavoro.
La prescrizione
È fondamentale che i precari della scuola si informino sui loro diritti e sulla procedura per presentare un ricorso. In particolare, è importante essere consapevoli dei termini di prescrizione e dei documenti da presentare per dimostrare il proprio diritto a un’indennità sostitutiva per i giorni di ferie non fruite. Inoltre, è necessario scegliere un avvocato esperto in diritto del lavoro che possa offrire il giusto supporto legale durante il processo.
Presentare un ricorso può sembrare un’impresa ardua, ma è importante ricordare che i precari della scuola hanno diritto a una giusta compensazione economica per i loro giorni di ferie non fruite. Inoltre, il fatto che le sentenze recenti abbiano confermato questi diritti rappresenta una vittoria importante per i lavoratori precari della scuola, che non devono più subire la perdita dei loro diritti senza giusta compensazione.
La situazione dei precari
In conclusione, la sentenza del Tribunale del lavoro di Firenze e le altre sentenze recenti dimostrano che i precari della scuola non devono subire la perdita dei loro diritti, inclusi i giorni di ferie non fruite, senza una giusta compensazione economica. È importante che i precari della scuola presentino ricorsi per rivendicare i propri diritti, con il supporto di sindacati e di avvocati specializzati in diritto del lavoro. Presentare un ricorso può sembrare un’impresa ardua, ma è un passo importante per garantire i propri diritti e per porre fine alle ingiustizie subite dai precari della scuola.