Scuola

Orario di lavoro dirigente scolastico: nessun vincolo minimo di presenza minima giornaliera da garantire

Il contesto normativo attuale del sistema scolastico italiano sembra essersi evoluto in maniera significativa rispetto alle norme contrattuali pregresse. In particolare, uno degli aspetti che sembra essersi modificato riguarda l’obbligo orario del dirigente scolastico.

Il nuovo contesto normativo

Infatti, se in passato era previsto che il capo d’istituto dovesse assicurare una presenza ordinaria di 36 ore settimanali, anche su base plurisettimanale, il nuovo contesto normativo non prevede alcun obbligo orario per il dirigente scolastico. Questo è quanto riportato anche dall’ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.

L’incarico affidato

Secondo le nuove norme, il dirigente scolastico, in relazione alla complessiva responsabilità per i risultati, organizza autonomamente i tempi ed i modi della propria attività, correlandola in modo flessibile alle esigenze dell’Istituzione cui è preposto e all’espletamento dell’incarico affidatogli. In altre parole, il dirigente, salva l’ipotesi di ferie, permessi o altri istituti che giustifichino l’assenza dello stesso, deve garantire la sua presenza in servizio giornaliera, mentre può definire autonomamente la durata della prestazione giornaliera.

Le tante attività da gestire

Questa nuova disposizione sembra offrire ai dirigenti scolastici una maggiore flessibilità nell’organizzazione del proprio lavoro, in modo tale da consentire loro di gestire al meglio le molteplici e complesse attività che si svolgono all’interno di un istituto scolastico. Tuttavia, la mancanza di un obbligo orario minimo di presenza giornaliera potrebbe anche creare delle difficoltà di gestione, in quanto il dirigente potrebbe avere la tentazione di ridurre la propria presenza in servizio a discapito della qualità dell’attività didattica svolta all’interno dell’istituto.

Maggiore autonomia

In ogni caso, sembra che la nuova normativa sia stata pensata per dare maggiori responsabilità e autonomia ai dirigenti scolastici, permettendo loro di organizzare al meglio le proprie attività in modo da garantire il successo dell’istituzione a cui sono preposti. Tuttavia, sarà necessario valutare attentamente gli effetti di questa nuova disposizione per poter giudicare se questa rappresenta un miglioramento effettivo rispetto alle precedenti norme contrattuali.