Scuola

Riconoscimento specializzazione sostegno estero: svolta dal ministero, via ai contratti trascorsi i termini per la valutazione

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato ai sindacati che i docenti in possesso di titoli accademici, di abilitazione e specializzazione conseguiti all’estero potranno stipulare contratti di lavoro. Un diritto che non viene meno anche nel caso in cui siano inseriti con riserva nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze. Non solo: è previsto anche che la firma del contratto possa avvenire senza riconoscimento ultimo e formale del titolo di accesso alla graduatoria, i cui tempi di attuazione sono notoriamente lunghi.

Le azioni legali

La modifica dell’art. 7, c. 4, lett. e) dell’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022 è stata decisa dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara. La decisione è stata resa indispensabile in seguito  ai recenti fatti susseguenti l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, di fine 2022, senza dimenticare la successiva azione legale dell’Anief, con richiesta di commissariamento. L’Anief ha dato il via anche una specifica ‘campagna nazionale’ per accelerare le procedure di valutazione delle domande di riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero, in ritardo anche di anni in contrasto con la normativa europea.

Il numero programmato

Secondo Anief è indispensabile lo sblocco delle attuali procedure abilitanti pendenti e l’apertura del numero programmato del Tfa sostegno o almeno il raddoppio dei 60 mila posti per le ordinarie esigenze e l’accesso al di fuori del numero programmato del personale con 24 mesi di servizio su posti di sostegno e del personale di ruolo.

Al momento si conta qualcosa come oltre mille le pronunce commissariali del Tar Lazio nei confronti del Ministero dell’Istruzione e del Merito dopo le pronunce dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del dicembre scorso. Tutto ciò porta l’amministrazione a valutare per tempo le richieste di domanda di convalida del titolo acquisito all’estero.

Le prospettive future

Questa decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito rappresenta un’importante apertura dell’amministrazione scolastica verso i docenti abilitati o specializzati al di fuori dell’Italia e risponde al record di cattedre vacanti, in particolare quelle di sostegno. Si spera che questa decisione sia solo il primo passo verso una maggiore apertura alle competenze acquisite all’estero e verso una semplificazione delle procedure di riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero, in linea con la normativa europea.