Scuola

Tempi di riconoscimento abilitazione estero: a sorpresa il ministero cambia idea, si allunga la procedura

Potrebbero cambiare le carte in tavola per quel che riguarda la tematica relativa al riconoscimento dei titoli esteri nella scuola italiana. A contrario di quel che sembrava nei giorni scorsi, le intenzioni del ministero sarebbero quelle di fermare l’iter che porterebbe alla modifica dell’Ordinanza Ministeriale sulle GPS. Se così fosse, non si consentirebbe più a chi ha ottenuto un titolo abilitante o una specializzazione all’estero di stipulare contratti in attesa di ottenere il riconoscimento in Italia.

In attesa di una norma

Nelle prossime settimane è attesa una norma che disciplini il tutto.

Quel che sorprende è il cambio di direzione del ministero nel giro di pochi giorni. Se la linea fosse confermata, comporterebbe il non intervento sull’OM 112/2022 sulle GPS. Il ministero lo ritiene un intervento non sufficiente, preferendo elaborare una modifica a livello normativo.

Secondo quanto dichiarato dal Capo Dipartimento, Carmela Palumbo, la strada da intraprendere potrebbe essere quella di collocare gli abilitati all’estero in attesa di riconoscimento in coda alla graduatoria di prima fascia GPS.

Procedura di stabilizzazione

Questo consentirebbe loro di firmare contratti a tempo determinato, senza però consentire la partecipazione alla procedura di stabilizzazione. Questo significa che chi ottiene il riconoscimento del titolo beneficia della priorità nella partecipazione alla procedura di stabilizzazione dell’anno scolastico successivo.

Il dietrofront del ministero ha sorpreso i sindacati, soprattutto per quel che concerne la volontà di collocare gli abilitati all’estero in fondo alla graduatoria GPS, graduatoria nella quale sono già inseriti ma senza la possibilità di stipula del contratto.

Strada già bocciata

A rendere questa soluzione poco praticabile, il fatto che si tratterebbe di una scelta già bocciata dalla Corte Costituzionale oltre dieci anni fa. Se così fosse, gli abilitati all’estero verrebbero posti in fondo alla graduatoria ed esclusi dalla procedura di stabilizzazione. Al tempo stesso, per i non specializzati si verificherebbe una penalizzazione perchè verrebbero scavalcati da chi è in attesa di riconoscimento.