Concorso scuola 2023 24 cfu: in estate concorso straordinario ter per chi ha 36 mesi di servizio
Nei prossimi giorni arriveranno ulteriori indicazioni da parte del ministero in merito alla volontà di organizzare per l’estate un concorso straordinario ter. Al momento le informazioni fornite in merito non sono molte, e si limitano a quelle contenute in un comunicato del Ministero, che quantomeno lascia intendere la ferma volontà di allestire la procedura in vista del prossimo anno scolastico.
A chi sarà riservato
Il ministero ha annunciato di voler organizzare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari. Il ministro Valditara ha anche specificato di voler avviare la procedura in estate, da circa 25mila posti. Ma ha anche tenuto a precisare che non si tratterà di una sanatoria.
Queste prime indicazioni dovranno beneficiare di ulteriori indicazioni in arrivo a breve contenute nelle modifiche al decreto PA. Il concorso sarà riservato ai precari con tre anni di anzianità o che hanno accumulato 24 crediti Cfu. Ma non si esclude anche un piano straordinario di reclutamento che esuli da quanto previsto dal Pnrr. Dettagli in merito non ce ne sono.
Il piano di assunzioni
Le parole ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono che: “In attesa di poter avviare le nuove procedure di reclutamento Pnrr, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha aperto le necessarie verifiche per realizzare nel corrente anno un importante piano di assunzioni di personale docente. L’obiettivo, nell’ambito delle facoltà assunzionali che si riscontreranno, è di dare una significativa risposta alle esigenze degli studenti con disabilità, di garantire maggiore continuità didattica a tutti i giovani, di diminuire il precariato e di assicurare dunque il regolare avvio del prossimo anno scolastico“, aggiunge il Ministero nella nota.
I 60 Cfu
Quel che sembra invece certo è che il concorso per i docenti con almeno 3 anni di servizio o in possesso dei 24 CFU sarà una procedura riservata, con modalità di accesso ancora da definire, da ripetere anche il prossimo anno. Nel 2024, ci sarebbe il via libera anche per chi ha conseguito almeno 30 CFU dei 60 previsti dalla riforma del reclutamento ma al momento bloccati dalla mancanza dei necessari decreti attuativi.