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Docente tutor: scoppia la polemica del personale Ata, lavoro in più ma zero aumenti

Continua tra non poche polemiche il progetto del ministero che porterà alla creazione di due nuove figure: il docente tutor e l’orientatore. Due figure con nuove mansioni e retribuzione a parte, sotto forma di un bonus annuale per i nuovi compiti svolti.

I requisiti richiesti

La prossima settimana sarà decisiva per avviare la procedura, considerato che i base al cronoprogramma del ministero, dalle 15 del 17 aprile alle 15 del 2 maggio le scuole devono comunicare i nominativi dei docenti selezionati che potranno poi partecipare ai percorsi di formazione.

L’idoneità sarà garantita dal possesso di alcuni requisiti, che costituiscono una corsia preferenziale per ottenere l’incarico: essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità maturata con contratto a tempo indeterminato o determinato; aver svolto compiti che rientrano nelle funzioni del tutor scolastico e del docente orientatore (tra cui funzione strumentale per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO); e avere manifestato la disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di docente orientatore per almeno un triennio scolastico.

Stanziamento d 150 milioni

Polemica ulteriore in virtù della notizia che il maggiore lavoro che inevitabilmente, a causa degli orari di lavoro extra, graverà sul personale ata, non potrà beneficiare di alcun finanziamento per la retribuzione dei dipendenti coinvolti.

Al momento è previsto lo stanziamento di 150 milioni di euro per i docenti che potranno ricoprire le figure di tutor e orientatore. Indispensabile che si destini una parte dei 256 milioni annuali anche agli ATA. Altri fondi sarà difficile trovarli.

Valorizzazione della professione

Sul piede di guerra le segreterie scolastiche che saranno gravate da ulteriori carichi di lavoro.

Protestano anche i DSGA: “Ad aumentare il malessere della categoria e di tutto il personale ATA il decreto 63 del 5 aprile con cui vengono destinati 150 milioni di euro per remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, nonostante la norma di previsione facesse chiaramente riferimento alla valorizzazione di tutto il personale scolastico” – dichiara Alberico Sorrentino del dipartimento AniefCondir- “All’ARAN il Presidente Pacifico ha espressamente ribadito la necessità di destinare 30 milioni di euro per dare un significato alla “valorizzazione” dei Direttori”.