Stipendio docenti aprile più basso: ecco i motivi, ma almeno sarà pagato in anticipo
Sono i giorni dell’accredito dello stipendio per il personale scolastico relativo al mese di aprile 2023. Secondo la calendarizzazione della pubblica amministrazione, per ottenere l’accredito i docenti a tempo indeterminato e determinato fino al 31 agosto o 30 giugno 2023 dovranno attendere il fine settimana, considerato che è previsto per venerdì 21.
Pagamento in anticipo
Una buona notizia dunque, considerato che come sempre, quando la data prevista cade di domenica, la pubblica amministrazione provvede a pagare in anticipo. E infatti considerato che il pagamento questo mese, il 23, capita di domenica, il pagamento avverrà il venerdì prima.
Il problema è che sarà uno stipendio leggermente decurtato rispetto al solito, in considerazione del fatto che non sono previsti i pagamenti dell’ultima tranche di arretrati e aumenti e che per alcuni dipendenti verrà sottratto il bonus Renzi indebitamente percepito e adesso trattenuto.
Il messaggio Noipa
A ufficializzare la circostanza ci ha pensato proprio NoiPA con un messaggio del 15 febbraio 2023 “In riferimento al trattamento integrativo (D.L. 3/2020) corrisposto indebitamente nei mesi di gennaio e febbraio 2022, questo verrà recuperato in 8 rate a partire da febbraio 2023.”
Fortunatamente la cifra è stata rateizzata, per cui la decurtazione non supera i 25 euro al mese. La restituzione riguarda i dipendenti pubblici che nel 2022 hanno vantato un reddito tra i 15 e i 28 mila euro.
Aumento della componente fissa della retribuzione
C’è poi la questione dell’ultimo aumento di stipendio, che deriva dai 300 milioni da sottoporre alla contrattazione. La situazione non si sblocca ancora. Si tratta dei soldi che derivano dalla sottoscrizione dell’atto di indirizzo dell’accordo sottoscritto con i sindacati il 10 novembre 2022. I fondi in più sono a beneficio del personale della scuola. Parliamo di circa 124 euro in più al mese lordi.
Sono soldi stanziati dalla legge di bilancio 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), per la contrattazione tra ARAN e Organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca. Saranno destinati all’aumento della componente fissa della retribuzione del personale della scuola.
Arretrati emolumento accessorio
L’emolumento accessorio una tantum non viene ancora pagato. Si tratta di un bonus previsto dalla legge di Bilancio 2023, che doveva essere pagato già a cominciare dal mese di gennaio ma non è stato ancora quantificato. Dovrebbe ammontare a circa 20-45 euro lordi per tredici mensilità. Non appena sarà approvato, verranno pagati anche gli arretrati da gennaio.
Siamo abituati a queste notizie circa i lavoratori della scuola pubblica Italiana. La colpa è anche loro che si dimenticano di come vengono trattati, quando sono nelle cabine elettorali. Ed intanto quelli che gli stessi lavoratori della scuola hanno votato, continuano ad ingrossare le loro tasche, mentre, docenti e personale altro della scuola. Eccezione fatta per i Dirigenti scolastici continuano a tirare la cinghia. Ma di che si parla.