Scuola

Aumento stipendio docenti 2023: arrivano buste paga più ricche, 30-40 euro netti non bastano

Si torna a parlare della necessità di adeguare gli stipendi dei docenti a quelli del resto dei dipendenti della pubblica amministrazione italiana, uniformandoli anche a quelli dei colleghi europei e in generale adeguandoli al costo della vita in Italia.

Contratto già scaduto

Gli aumenti arrivati alla fine dello scorso anno, con conseguente saldo degli arretrati, sono bastati per arrivare a concludere un accordo sul rinnovo del contratto scuola che aspettava da troppi anni, ma non possono certo soddisfare in quanto tali.

Per questo si torna a parlare della necessità di ulteriori aumenti, considerato anche che il contratto appena rinnovato era già abbondantemente scaduto e che ce n’è un altro che va rinnovato a breve. “Quello dell’aumento degli stipendi è un tema che stiamo portando avanti, già da novembre c’è stato un aumento del contratto che è stato solo un inizio, per rendere gli stipendi dei docenti sempre più assimilabili a quelli europei; per la prima volta c’è stata una inversione di rotta“.

Aumento insufficiente

Lo ha detto la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ad un convegno della Gilda.

Il segretario della Gilda Rino Di Meglio, spiega però che si tratta, nette, appena di “trenta-quaranta euro di aumento pro capite e c’è una inflazione galoppante. Abbiamo insegnanti tra i peggio retribuiti del mondo occidentale“.

Adeguamento urgente

Secondo il sindacalista bisogna “usare il decremento delle nascite per avere classi meno affollate“. Di Meglio infine si è soffermato sulla “dimensione disumana delle scuole: il dialogo diventa difficile se c’è un collegio docenti di 230 persone“.

Il ministro è consapevole della necessità di adeguare al più presto gli stipendi dei docenti. Infatti Valditara ha assicurato: “Cercherò di battermi, pur in un contesto non facile, per far aumentare gli stipendi, mi batterò per far avere più soldi agli insegnanti magari usando i Pon o i fondi Pnrr. Perché questa è la vera grande battaglia”.