Scuola

Non solo docente tutor: 3mila euro in più ai docenti che aiuteranno nei progetti di recupero

Non solo la novità del docente tutor in vista per il prossimo anno scolastico. La riforma della scuola che un po’ alla volta il Ministro Valditara sta portando avanti, potrebbe portare anche a nuovi incarichi per altri docenti. Non solo infatti il docente tutor che avrà specifico incarico di coordinatore per le attività di tutorato. La riforma del nuovo ministero mette in programma la possibilità di coinvolgere, dietro compenso, anche altri docenti vorranno prendere parte ad eventuali attività extracurriculari.

Affiancamento al docente tutor

Sarà una figura differente dal docente tutor, figura professionale prevista nelle scuole secondarie di I e II grado, impiegato nel sostegno agli studente nella verifica delle parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-portfolio personale.

Sarà importante organizzare e coordinare al meglio tutte le attività extracurriculari degli alunni, e per fare questo diventerà indispensabile organizzare, da parte della scuola, una serie di programmazioni che necessiteranno anche del sostegno di altri docenti che non rientrano nel novero di quelli che sono stati selezionati come tutor.

Compenso di 3mila euro

A loro sarà richiesto di prendere parte ad attività di potenziamento e di recupero degli apprendimenti. Rientrano in questo ambito la partecipazione ai giochi matematici o il recupero delle competenze e apprendimenti di discipline specifiche in cui si ritiene che lo studente abbia necessità di recuperare.

Il compito del tutor finalizzato alla formazione dei ragazzi, personalizzato per ogni studente, comporterà anche attività extra curriculari. Fondamentale in questo senso sarà coinvolgere anche altri docenti. Per loro , i fondi disponibili mettono a disposizione 3mila euro lordi. Lo ha confermato il Ministro Valditara.

Sostegno per i meno abbienti

“Così – ha detto il ministro – possiamo aiutare quei ragazzi che rischiano di restare in strada il pomeriggio, perché i genitori lavorano o non possono pagare le lezioni private. E i ragazzi possono approfondire e studiare con insegnanti appositamente pagati per personalizzare i talenti”.