Immissioni in ruolo docenti 2023: via ad assunzioni da GaE, concorsi con scorrimento idonei e GPS sostegno
Il Ministero dell’Istruzione italiano ha previsto l’assunzione di almeno 50.000 docenti a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2023/24. Le immissioni in ruolo saranno suddivise al 50% tra graduatorie a esaurimento (GaE) e concorsi, con stime di 2.025 assunzioni GaE e 36.037 assunzioni attraverso le diverse procedure concorsuali.
La maggior parte delle GaE riguarda l’infanzia e la primaria, mentre la situazione è più variegata per la scuola secondaria. Tra i concorsi utili per le assunzioni ci sono il concorso del 2016 solo per vincitori, il concorso del 2018 con fascia aggiuntiva, il concorso del 2020 e il concorso straordinario del 2020.
I docenti di materie STEM vincitori del concorso ordinario previsto dal dd n. 499/2020 hanno priorità rispetto ai candidati idonei che hanno raggiunto o superato il punteggio minimo previsto dal DL n. 73/2021, mentre i candidati idonei nella procedura di cui al DDG 252/22 hanno priorità rispetto ai candidati idonei nelle altre procedure. Il Decreto Milleproroghe 2023 ha permesso lo scorrimento totale delle graduatorie per il concorso straordinario del 2020, garantendo l’assunzione dei posti accantonati.
In caso di posti vacanti residui, è prevista la possibilità di stipulare contratti a tempo indeterminato, per il personale docente ed educativo, secondo la procedura della “call veloce”, in territori diversi da quelli di pertinenza delle relative graduatorie (GaE e GM). Per il sostegno, il DL 44/203 prevede lo scorrimento delle graduatorie provinciali di sostegno per l’assegnazione di eventuali posti residui, con la possibilità di assegnare ulteriori 15.832 posti. Tuttavia, la costituzione della graduatoria regionale di sostegno prevista dal DM n. 259 del 30 settembre 2022 è stata accantonata. Infine, ai neoassunti si applicherà il vincolo di permanenza nella scuola di assunzione per tre anni, compreso l’anno di prova.
Il vincolo non si applica nel caso in cui il docente ottenga un trasferimento per motivi di salute, familiari o di studio, o per gravi e documentati motivi di servizio. In questi casi, il vincolo si riduce a un solo anno.
Inoltre, ai fini del calcolo dei tre anni di permanenza, si tiene conto del periodo di servizio prestato come supplente nella stessa scuola.
È importante sottolineare che questi vincoli di permanenza nella sede di assunzione possono influire sulla mobilità dei docenti, che potrebbero trovare difficoltà nel trasferirsi in altre regioni o province per motivi personali o di carriera.
In conclusione, il piano di assunzioni per l’anno scolastico 2023/24 prevede almeno 50.000 immissioni in ruolo a tempo indeterminato, di cui circa 38.000 tramite concorsi e oltre 15.000 per il sostegno attraverso le GPS provinciali e la mini call veloce. Tuttavia, i vincoli di permanenza nella sede di assunzione potrebbero rappresentare un ostacolo per la mobilità dei docenti.