Economia e Fisco

Taglio cuneo fiscale 2023: aumento degli stipendi fino a dicembre anche per docenti e personale Ata

Porterà benefici anche per docenti, ata e in generale il personale della scuola la decisione del Consiglio dei Ministri di approvare la riduzione del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi, al fine di ridurre il costo del lavoro. La misura, contenuta nel Decreto-Lavoro, prevede una diminuzione delle tasse sul lavoro per i redditi lordi fino a 35mila euro, con l’obiettivo di aumentare lo stipendio netto dei lavoratori privati e pubblici. Il taglio del cuneo fiscale è stato introdotto attraverso una dotazione di 3,5 miliardi di euro, aggiunti ai 5 miliardi già previsti nella Legge di Bilancio.

Le proiezioni

Si prevede che la riduzione del cuneo fiscale per 13,8 milioni di lavoratori dipendenti, privati e pubblici, possa portare a un aumento in busta paga di circa 15 euro per otto mesi, da maggio a dicembre 2023. Tuttavia, secondo alcune stime, l’aumento potrebbe raggiungere i 25-30 euro al mese. Il nuovo taglio delle tasse sul lavoro sarà il secondo introdotto dal Governo nel corso dell’anno, e si prevede che gli aumenti in busta paga possano andare da 80 a 100 euro mensili grazie all’insieme degli interventi legati alla riduzione del cuneo fiscale.

Inoltre, si ipotizza un ulteriore taglio del cuneo fiscale del 1% da maggio a dicembre di quest’anno. Tuttavia, queste misure sono temporanee e non strutturali, e sono considerate tamponi per far fronte all’inflazione e al carovita, con scadenza prevista a dicembre 2023 e necessità di rifinanziamento per avere validità anche nel 2024.

Lavoratori dipendenti e pubblici

In generale, il nuovo taglio delle tasse sul lavoro mira a ridurre il costo del lavoro per i redditi medio-bassi, con l’obiettivo di aumentare lo stipendio netto dei lavoratori dipendenti privati e pubblici. La misura è stata approvata dal Consiglio dei Ministri e fa parte del cosiddetto Decreto-Lavoro. Il taglio delle tasse sarà finanziato con una dote di 3,5 miliardi di euro indicata nel Documento di Economia e Finanza, che si aggiunge ai 5 miliardi già previsti nella Legge di Bilancio.

Secondo il Governo, il nuovo taglio del cuneo fiscale porterà a una riduzione per 13,8 milioni di lavoratori dipendenti, privati e pubblici, con un aumento in busta paga che potrebbe tradursi in circa 15 euro per otto mesi, da maggio a dicembre di quest’anno. Tuttavia, ci sono alcune stime che suggeriscono che l’aumento in busta paga potrebbe essere più alto, nell’ordine di 25-30 euro al mese.

Fino a 100 euro di aumenti

Il nuovo taglio delle tasse sul lavoro sarà il secondo introdotto dal Governo quest’anno, dopo quello contenuto nella manovra finanziaria di dicembre, che prevede una riduzione del 3% dei contributi per redditi lordi fino a 25mila euro e del 2% per i redditi da 25 a 35mila euro. Nel complesso, considerando tutti gli interventi legati al taglio del cuneo fiscale, gli aumenti in busta paga potrebbero oscillare tra gli 80 e i 100 euro mensili.

Inoltre, il Governo sta valutando la possibilità di introdurre un ulteriore taglio del cuneo fiscale di un punto percentuale, valido da maggio fino a dicembre di quest’anno. Tuttavia, queste misure sono considerate temporanee e non strutturali, poiché sono state pensate come tampone per far fronte all’inflazione e al carovita. Le misure avranno scadenza a dicembre 2023 e dovranno essere rifinanziate per avere validità anche nel 2024.