Stabilizzazione urgente dei docenti immessi in ruolo con riserva e poi licenziati. E’ la richiesta del sindacato Anief che in questo senso necessita di un emendamento al decreto PA. Una delle tante situazioni irrisolte del mondo della scuola recente che il cambio di Governo e conseguentemente di ministero, per il momento, non è ancora bastato a risolvere.

Una situazione che riguarda centinaia di docenti

E così a farne le spese sono sempre le solite categorie, che rientrano nella famiglia più grande dei precari ma che in alcuni casi si trovano invischiate in situazioni dalle quali sembra sempre più difficile uscire. La situazione dei docenti immessi in ruolo con riserva e poi licenziati riguarda qualcosa come centinaia e centinaia di insegnanti.

La beffa dell’anno di prova

Per l’ro l’illusione di essere immessi in ruolo, anche se con riserva, per poi venire licenziati. La beffa è che il benservito è arrivato dopo avere superato addirittura l’anno di prova. Per questo il sindacato Anief chiede all’amministrazione di confermare il giudizio degli organi collegiali e di garantire la continuità didattica.

L’idoneità per l’immissione in ruolo

“Soltanto in Italia – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – tanti docenti che hanno superato tutte le valutazioni per insegnare e ottenuta pure l’idoneità per l’immissione in ruolo risultano licenziati dopo anni di supplenze alle spalle. Un emendamento Anief, se approvato, porrebbe fine a questa irragionevolezza”.

Stabilizzazione dei docenti coinvolti

Se la richiesta del sindacato andrà a buon fine, consentirà la stabilizzazione dei docenti tornati precari dopo essere stati assunti in ruolo, formulata dall’Anief. Perchè ciò avvenga, è necessario che venga approvata la modifica al Decreto Legge Pa-PNRR 44/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 aprile e da poche ore all’esame delle Commissioni riunite I e XI della Camera dei Deputati. Tra qualche settimana al massimo se ne saprà sicuramente qualcosa in più.