Concorso Tfa sostegno 2023: numero programmato resta un vincolo, non basta il via libera a chi ha servizio come precario
Si avvicina il concorso tfa sostegno 2023 e la novità che consente la partecipazione a coloro che hanno prestato servizio come precari sul sostegno è sicuramente una buona notizia, ma potrebbe non essere sufficiente. Il peccato originale sta nel numero programmato che impedisce alla scuola italiana di coprire le reali esigenze. La soluzione allora sta nel consentire a chi vuole di specializzarsi, senza particolari limitazioni.
La formazione del personale scolastico
Si è svolto un incontro presso il Ministero dell’istruzione e del merito per discutere la ripartizione delle risorse del Pnrr per nuove competenze, nuovi linguaggi e formazione del personale scolastico. Durante l’incontro, il leader del sindacato Anief ha espresso la speranza che quest’anno siano portate a termine le assunzioni programmate e ha chiesto di assumere non solo per il sostegno ma anche per il posto comune da I e II fascia Gps.
Ha sottolineato il problema della stabilizzazione e ha proposto l’obiettivo di 100.000 immissioni in ruolo. Inoltre, Anief ha chiesto la possibilità delle immissioni per le specializzazioni e abilitazioni all’estero, il ripristino dell’organico aggiuntivo e la deroga per la mobilità per tutto il periodo di durata del Pnrr. Infine, ha chiesto risorse aggiuntive nel Ccnl per il personale Ata e Dsga per valorizzare le categorie.
I posti vacanti
In particolare, il leader del sindacato Anief ha espresso la speranza che quest’anno si possano finalmente portare a termine le assunzioni programmate nel settore dell’istruzione, sia per il sostegno che per il posto comune, affermando che l’anno scorso sono rimasti vacanti molti posti, circa 15.000 nel sostegno e 40.000 sul curriculare. Ha inoltre sollevato il problema della stabilizzazione del personale precario e ha proposto di contribuire a realizzare l’obiettivo di 100.000 immissioni in ruolo.
Il sindacato Anief ha anche chiesto la possibilità di specializzazioni e abilitazioni all’estero, non solo per le supplenze, ma anche per le immissioni in ruolo, il ripristino dell’organico aggiuntivo per permettere la realizzazione del Pnrr, la deroga per la mobilità per tutto il periodo di durata del Pnrr e risorse aggiuntive nel Ccnl per il personale Ata e Dsga, al fine di valorizzare le categorie.
C’è preoccupazione
In sintesi, il sindacato Anief ha espresso la sua preoccupazione per la situazione del personale scolastico, sollevando alcune problematiche e proponendo alcune soluzioni.