Scuola

60 cfu insegnamento: entro fine maggio decreti attuativi per avviare i percorsi di abilitazione

A quasi un anno dall’annuncio dei decreti attuativi per i crediti formativi mediante percorso universitario, qualcosa sembra finalmente muoversi per consentire l’avvio di quello che sarà un presupposto fondamentale per diventare docenti nei prossimi anni.

Il conseguimento dell’abilitazione

L’acquisizione dei 60 cfu universitari è fondamentale per conseguire l’abilitazione e partecipare ai concorsi, e a breve ne sapremo di più grazie all’avvio dell’iter che consentirà al DPCM, dopo il vaglio della Commissione europea, di essere discusso dalla CRUI (Conferenza dei Rettori).

Il ministero intende rompere gli indugi e arrivare a una definizione dei decreti attuativi entro fine mese, per avviare la nuova stagione di reclutamento docenti che dovrebbe consentire in vista del prossimo anno scolastico a una riduzione del precariato e a un mino ricorso alla supplentite.

Le richieste dell’Europa

Come sempre c’è di mezzo il parere, vincolante, dell’Europa che ha anche chiesto al Governo ulteriori maggiori garanzie sull’uniformità del processo di accreditamento e sui contenuti dei percorsi formativi.

Il progetto di Valditara è ambizioso, per quel che concerne la quantità di docenti da immettere in ruolo e per quel che riguarda le tempistiche ristrette in cui tutto ciò dovrà avvenire.

I temi ancora in ballo

Per ampliare la platea e ottimizzare i tempi, si potrebbe ricorrere ai corsi a distanza, senza andare oltre il 35-40% delle ore di insegnamento. C’è da soddisfare la richiesta di qualcosa come 90.000 docenti che dovranno acquisire 30 o 60 CFU. Ci sono poi coloro i quali necessitano di abilitazione.

Ora non resta che definire i costi dei corsi, che comunque dovrebbero essere calmierati a livello nazionale, e l’eventuale numero chiuso degli stessi, eventualità che non convince i sindacati e diversi esponenti politici, convinti che sarebbe meglio, viste le necessità della scuola, non porre limiti. Ma il Ministero ha sempre spiegato che non possono essere abilitati più docenti di quanti poi possono essere stabilizzati. Infine, ci saranno da definire i contenuti dell’offerta formativa.