Graduatorie, Gps e supplenze

Assunzioni da prima e seconda fascia Gps: obiettivo 90mila stabilizzazioni

La riforma del reclutamento docenti così come è stata impostata dal nuovo ministero, per quanto coraggiosa e complessa, non convince i sindacati. Non convince il ricorso allo strumento dei concorsi straordinari e in generale il meccanismo dell’immissione in ruolo tramite procedure a quiz, ritenute lente e obsolete.

Il Tfa sostegno

Per questo i sindacati si fanno avanti con una serie di controproposte, e in questo senso si inserisce la proposta di Anief fatta alle Commissioni riunite I e XI della Camera che contiene la modifica della parte del reclutamento e gestione del personale scolastico e dirigenziale nel Decreto Legge PA-Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile.

Nello specifico, quello che non convince il sindacato è la volontà del ministero di non modificare la strategia che punta su un numero programmato per l’accesso al Tfa sostegno, nonostante le difficoltà sul sostegno degli ultimi anni che hanno portato molti studenti con disabilità a non poter beneficiare di docenti specializzati.

Le specializzazioni

Il sindacato sottolinea come i numeri evidenzino che 10 mila specializzati in più e 70mila supplenti non specializzati non costituisce una soluzione del problema. Altra proposta da parte di Anief riguarda la necessità di implementare un sistema di assunzione anche su posti comuni e non solo su sostegno da prima e prima fascia Gps.

Non basta: sarà necessario prevedere anche dei percorsi successivi di formazione per coloro i quali sono privi specializzazione o abilitazione. Il progetto del ministero è quello di arrivare a quasi 90mila assunzioni, ma per i sindacati si tratta di un progetto molto ambizioso che sarà difficilmente realizzabile.

Abuso di contratti a termine

In tutto ciò ci sono le pressioni dell’Europa, che continua a sottolineare la necessità di porre un freno all’abuso dei contratti a termine.

Ultimo tema trattato, ma non in ordine di importanza, è quello che riguarda gli idonei dei concorsi. Una intera categoria che attende ancora di essere assunta, così come i partecipanti al concorso straordinario. Non soddisfano nemmeno le ultime decisioni prese in tema di Mobilità, della quale di sta parlando con la Commissione europea. Il tema della continuità didattica resta centrale, ma va tutelata mediante indennità di sede per chi lavora fuori dalla propria regione di residenza.