Economia & Fisco

Aumento stipendio docenti: arrivano altri 18 euro in più in busta paga al mese

Non potrà certo essere ritenuto soddisfacente l’aumento di stipendio di circa 18 euro in più al mese per i docenti che deriveranno dallo stanziamento dei 220 milioni aggiuntivi. Ma si tratta di un ulteriore, piccolo passo, verso quell’adeguamento delle retribuzioni degli insegnanti in Italia al resto dei colleghi della pubblica amministrazione e soprattutto alla media dei pari ruolo europei.

300 milioni messi a bilancio

E’ questo il risultato dell’incontro tra Sindacati e Aran sulla trattativa del rinnovo contrattuale. Al centro del dibattito i 220 milioni aggiuntivi che dovranno essere ripartiti, facenti parte dei 300 milioni messi a bilancio con la modifica dell’Atto di indirizzo e stanziati dalla legge di bilancio 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF).

Tra una settimana un nuovo incontro per fare un nuovo punto della situazione. Con questi 220 milioni di euro si potrà andare ad aumentare la componente fissa della retribuzione del personale della scuola.

“I 300 milioni di euro sono in realtà 220 milioni per effetto delle varie decurtazioni degli oneri di legge. C’è poi ancora la quota dei 100 milioni di euro una tantum da distribuire”. Lo ha spiegato Pasquale Raimondo, Uil Scuola Rua, Ad Orizzonte Scuola.

Aumento complessivo di 124 euro

Grazie al rinnovo del CCNL sarà anche possibile andare a implementare i permessi per motivi personali e famigliari anche per il personale a tempo determinato perché è fonte di grande ingiustizia.

Come detto si tratta di un aumento di stipendio se vogliamo risibile, ma che diventa più consistente se lo guarda nell’ottica degli aumenti già ottenuti dagli insegnanti in virtù dell’accordo dello scorso novembre.

Si arriva in fatti adesso a un totale di circa 124 euro di aumento lordi al mese.

Aumento che non basta

Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief: “Nei precedenti incontri, a seguito della denuncia dell’irrisorio aumento dell’indennità per la direzione dei servizi generali e amministrativi, si era scoperto un refuso nella trascrizione delle somme annuali (da 49 euro a 646 euro annuali): è certamente un piccolo passo avanti, che però necessita di ulteriori sforzi. Anche sui 220 milioni aggiuntivi da assegnare, Anief ha chiesto uno sforzo di tutto il tavolo per distribuirli all’intero personale scolastico, considerando che l’inflazione galoppante di questi giorni vale per tutti e sempre rammentando i bassi livelli stipendiali di base del personale ATA, a partire dai collaboratori scolastici“.