Scuola

Scorrimento graduatorie concorso straordinario bis: un emendamento per sbloccare le assunzioni

Il panorama dei concorsi svolti negli ultimi anni è stato arricchito dal Concorso Straordinario Bis indetto con DDG n. 1081 del 6 maggio 2022. Riservato ai docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque, di cui uno specifico, questo concorso ha rappresentato un episodio isolato e si spera irripetibile per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Tuttavia, il numero di posti disponibili è risultato esiguo, circa 14.000, se rapportato alle numerose classi di concorso.

Un concorso irripetibile

Il Concorso Straordinario Bis ha presentato due particolarità degne di nota. In primo luogo, ci sono stati elementi che hanno portato il totale delle istanze di partecipazione a essere minori rispetto ai posti messi a bando. In tali casi, i partecipanti hanno acquisito, con la presentazione della domanda, lo status di vincitore, e l’esame in sé è servito a meritare la posizione che permettesse una scelta più serena del posto nella provincia desiderata. In secondo luogo, il concorso non ha previsto che si possa verificare il caso di non superare la prova orale, l’unica prevista nella procedura. Il punteggio massimo era di 100 punti, e la valutazione dei titoli ha contribuito a creare la graduatoria, da cui sono stati attinti i vincitori in numero pari ai posti messi a concorso per ogni classe di concorso.

Le assunzioni autorizzate

Nonostante la procedura snella prevista dal Ministero, l’obiettivo delle assunzioni per l’anno scolastico 2022/23 non è stato raggiunto completamente. Infatti, solo 3.300 assunzioni sono state disposte entro settembre, mentre altre sono state disposte entro dicembre 2022. Il resto delle assunzioni è stato rimandato al 2023/24.

Il decreto Milleproroghe 2023 ha avuto un ruolo fondamentale per quel che concerne il Concorso Straordinario Bis, dal momento che è riuscito a garantire ai partecipanti che hanno ottenuto una cattedra – in base a quanto messo in preventivo dal bando – nell’anno scolastico 2023/24 sui posti accantonati per il 2022/23 e resi indisponibili per la mobilità dei docenti di ruolo e l’assunzione di precari.

Il percorso per il contratto definitivo

Il secondo intervento ha riguardato lo scorrimento delle graduatorie per coprire posti rimasti vacanti in seguito a rinunce. Tuttavia, i docenti devono ricominciare il loro percorso per aspirare al contratto a tempo indeterminato, magari partecipando al prossimo concorso annunciato di recente dal Ministro Valditara, destinato proprio a docenti con tre annualità di servizio o 24 CFU, e poi seguire il percorso successivo.

Il decreto PA, ora come ora è a un bivio, perchè dovrebbe essere modificato e diventare Legge. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile scorso, e dà una nuova opportunità a tutti i candidati che hanno preso parte alla procedura di conseguire l’abilitazione – con oneri a carico dei partecipanti.