Detrazione asilo nido 2023: chi può usufruire dell’agevolazione invece del bonus INPS
Con l’avvento dell’assegno unico, molte famiglie si sono preoccupate di perdere i benefici fiscali per le spese relative alla frequenza dell’asilo nido. Tuttavia, la detrazione fiscale del 19% per tali spese può essere richiesta all’interno del modello 730/2023 e rappresenta ancora un’alternativa al bonus INPS.
Questa agevolazione è rivolta ai genitori che sostengono i costi per i servizi offerti dalle strutture pubbliche e private, fino ad un importo massimo di 632 euro annui per ogni figlio o figlia, e non è influenzata dal reddito. Anche se questa misura è incompatibile con il bonus erogato dall’INPS fino ad un massimo di 3.000 euro, rappresenta ancora una delle poche agevolazioni rimaste in vigore.
Per accedere a questa detrazione IRPEF, è necessario che il genitore abbia sostenuto la spesa e abbia pagato l’importo effettivamente indicato nel modello 730/2023, anche se il documento è intestato all’altro genitore. In caso di errori o di opposizione all’utilizzo dei dati nella versione precompilata del modello 730/2023, è possibile inserire i costi sostenuti prima di procedere con l’invio della dichiarazione dei redditi, entro la scadenza del 2 ottobre.
Tuttavia, ci sono alcune condizioni e restrizioni da tenere in considerazione. Nel modello 730/2023 non possono essere indicate le spese sostenute nel 2022 se nello stesso periodo si è fruito del bonus asili nido. Inoltre, la detrazione non è applicabile alle spese sostenute nel 2022 se, nello stesso anno, sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali.
Per la ripartizione della detrazione fiscale tra i genitori, la normativa stabilisce che la detrazione spetta al genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa. Nel caso in cui il documento di spesa sia intestato al bambino o ad un genitore che non ha sostenuto la spesa, è possibile indicare il genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa.
L’agevolazione per le spese relative alla frequenza dell’asilo nido rappresenta un’opportunità interessante per le famiglie che si trovano a fronteggiare spese elevate per la cura dei figli. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai requisiti e alle condizioni per accedere all’agevolazione stessa.
In questo contesto, è importante ricordare che la legge numero 203 del 2008 ha introdotto la detrazione per le spese relative alla frequenza dell’asilo nido e, secondo quanto stabilito dalla norma, la riduzione dell’imposta per le rette pagate può arrivare fino a un massimo di 632 euro per ogni figlio o figlia. Le bambine e i bambini per i quali compete l’agevolazione sono quelli ammessi e che frequentano asili nido sia pubblici che privati.