Bando TFA Sostegno VIII ciclo: ritardo nella pubblicazione, aumentano le incertezze
L’attesa per la pubblicazione del bando del TFA Sostegno VIII ciclo ha generato crescenti preoccupazioni tra gli aspiranti insegnanti di sostegno. In particolare, coloro che si troveranno a dover affrontare tutte e tre le prove di selezione potrebbero veder slittare il calendario degli esami anche nel periodo estivo. Mentre la data della preselettiva è fissata a livello nazionale dal Ministero, le prove scritte e orali saranno a discrezione delle singole Università coinvolte. E proprio il tema cruciale riguarda l’esonero dalle prove e chi potrà beneficiarne.
I dubbi dei candidati
L’accesso diretto alla prova scritta è riservato agli aspiranti che hanno accumulato almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, nello specifico ruolo di sostegno del grado di istruzione prescelto. Tale requisito è stabilito nell’articolo 2, comma 8, del Decreto Legge n. 22/2020, convertito nella Legge n. 41/2020.
Parallelamente, esistono categorie di docenti che possono accedere direttamente al corso, evitando così di dover sostenere le prove di selezione. Rientrano in questa categoria i docenti che hanno svolto almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque nel ruolo di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, inclusi gli istituti paritari e i percorsi di istruzione e formazione professionale a livello regionale, e che possiedono il titolo di studio valido per l’insegnamento.
L’esonero dalla preselettiva
Così, in modo paradossale, un insegnante a tempo indeterminato potrebbe trovarsi in una posizione di privilegio rispetto alle aspettative precedenti. Infatti, oltre all’esonero dalla preselettiva, avrebbe diritto anche all’accesso diretto al corso di formazione.
Tuttavia, nonostante questi chiarimenti, rimangono ancora alcune sfumature da definire. Ad esempio, non è specificato se i tre anni di servizio negli ultimi cinque debbano essere svolti nel grado di scuola per il quale ci si candida al TFA. Questa lacuna alimenta aspettative che potrebbero rimanere deluse, quindi è sempre consigliabile prepararsi adeguatamente per affrontare le prove.
I requisiti richiesti
In aggiunta, è fondamentale considerare che l’accesso al corso sarà limitato, con un numero prestabilito di posti riservati esclusivamente ai docenti che soddisfano i requisiti stabiliti. Nel corso degli ultimi mesi, si è più volte sollecitato l’ampliamento del numero di posti disponibili, tenendo conto dell’elevato numero di supplenze annualmente assegnate a docenti privi di una formazione specifica.
La situazione si complica ulteriormente dal fatto che, a pochi giorni dall’inizio delle prove di accesso, non si conosce ancora con certezza la normativa.
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