Economia e Fisco

Bonus barriere architettoniche 2023 sconto in fattura: come ottenerlo per infissi e bagno

È davvero possibile effettuare ristrutturazioni del bagno o cambiare gli infissi risparmiando fino al 75%? E non solo, ma usufruendo anche di sconti direttamente in fattura? Sul web e non solo, proliferano le offerte delle imprese edili che invitano i potenziali clienti ad approfittare del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Questa agevolazione è stata introdotta con la legge di bilancio del 2022, ma inizialmente è passata inosservata.

Le agevolazioni

Col tempo, però, qualcuno si è reso conto che le disposizioni normative sono in realtà più ampie di quanto ci si potesse aspettare, offrendo non solo maggiori vantaggi rispetto ad altre agevolazioni per i lavori edilizi, ma anche la possibilità di optare per sconti direttamente in fattura e di cedere il credito.

Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Procediamo con ordine e cerchiamo di capire cosa prevede la normativa, quali sono i requisiti per accedere al bonus e a cosa bisogna fare attenzione per evitare spiacevoli sorprese. Secondo l’Agenzia delle Entrate, l’agevolazione consiste in una detrazione del 75% sulla spesa e è destinata “alla realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti”.

Cessione del credito

Per poter usufruire di questa agevolazione, è necessario rispettare i requisiti previsti da un decreto del 14 giugno 1989 che si occupa appunto delle barriere architettoniche. È previsto un limite di spesa che varia da 30.000 a 50.000 euro a seconda del tipo di edificio, e il rimborso avviene sotto forma di detrazione fiscale (sull’Irpef pagata) dilazionata in cinque anni. Come accennato in precedenza, è anche possibile cedere il credito o richiedere uno sconto immediato all’azienda che esegue i lavori. Infine, è importante sottolineare che l’agevolazione, inizialmente prevista solo per il 2022, è stata recentemente prorogata fino a dicembre 2025.

I presupposti

Ma cosa prevede esattamente il decreto del 1989 (che è importante tenere d’occhio per ottenere il bonus)? Beh, si tratta di una legge firmata dal ministro dei Lavori pubblici dell’epoca, che stabilisce le “prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata”.