Il decreto del 1° maggio 2023 ha introdotto una novità significativa per i lavoratori: il bonus 200 euro, che inizierà ad essere pagato a partire dal cedolino di luglio dello stesso anno.

Taglio del cuneo fiscale

Questo bonus non è da considerarsi come una somma una tantum, come abbiamo visto durante il governo Draghi. In realtà, si tratta dell’effetto del taglio del cuneo fiscale introdotto con il Decreto Lavoro, di cui abbiamo già discusso in precedenza.

Il bonus 200 euro di luglio 2023 non sarà destinato a tutti i lavoratori, ma soltanto ad alcuni di loro. In altre parole, non tutti potranno beneficiare di un taglio fiscale di 200 euro entro la fine dell’anno 2023. Questa misura avrà validità fino a dicembre 2023.

Gli aumenti effettivi

L’importo effettivo che i lavoratori vedranno nel proprio portafoglio sarà piuttosto limitato e sarà distribuito in base alla fascia di reddito di appartenenza. Vediamo nel dettaglio le cifre corrispondenti:

10 euro netti per chi ha un reddito fino a 15.000 euro;
11 euro netti per chi ha un reddito fino a 20.000 euro;
14 euro netti per chi ha un reddito fino a 25.000 euro;
15,3 euro netti per chi ha un reddito fino a 30.000 euro;
16,4 euro netti per chi ha un reddito fino a 35.000 euro.

Le fasce di reddito

A partire dal primo giugno 2023 potrebbe anche verificarsi un aumento dell’assegno unico universale per l’anno in corso. Tuttavia, questo dipenderà dai contenuti specifici del decreto e dalle proiezioni effettive degli aumenti previsti.

Il bonus 200 euro rappresenta una novità significativa per i lavoratori, poiché si tratta di un taglio del cuneo fiscale che avrà un impatto sul reddito mensile a partire dal cedolino di luglio 2023. Non tutti i lavoratori potranno beneficiare di questa misura, in quanto dipenderà dalla fascia di reddito di appartenenza.

L’assegno unico universale

È consigliabile rimanere aggiornati sulle prossime disposizioni e i possibili aumenti dell’assegno unico universale per il 2023, al fine di comprendere appieno l’impatto di queste misure sulla propria situazione economica.