Scelta 150 scuole Gps 2023: accettazione dell’incarico preclude partecipazione al conferimento delle supplenze
I sindacati ne hanno fatto una battaglia durata mesi subito dopo la procedura dello scorso anno, i diretti interessati continuano a ritenere di aver subito una grande ingiustizia e attendono fiduciosi di capire se quest’anno le cose potranno essere più efficienti ed efficaci.
Le ingiustizie degli anni scorsi
L’informatizzazione nomine supplenze, gestita dall’ormai famigerato algoritmo, rappresenta un momento decisivo per l’assegnazione degli incarichi in vista del prossimo anno scolastico, e il nuovo ministero si gioca una partita importante a livello di credibilità dopo i disguidi degli anni passati.
In attesa di capire nel dettaglio quali miglioramenti il Governo vorrà implementare per rendere la procedura esente da contrattempi e ingiustizie, ci sono alcuni elementi già definiti per quel che riguarda la scelta delle 15 sedi in estate.
Le novità introdotte dal ministero
Il ministero ha sancito che coloro i quali non presenteranno la domanda entro i termini e rispettando le modalità indicate dal Ministero verranno esclusi dalla procedura sia dalla loro provincia sia dalla successiva procedura relativa alla assegnazione tramite cosiddetta call veloce.
Chi non provvederà all’indicazione di alcune sedi verrà considerato rinunciatario per quelle stesse sedi non espresse.
Chi accetta l’incarico viene escluso dalla partecipazione al conferimento delle supplenze.
Chi invece rinuncia all’incarico non andrà a fare parte dalla procedura per il rifacimento delle operazioni anche per altri tipi di posto di sostegno.
Se non si arriva alla propria posizione
Coloro i quali presenteranno domanda senza che si giunga alla sua posizione, avrà diritto a prendere parte alle successive procedure di conferimento delle supplenze al 31 agosto o 30 giugno 2024.
Il ministero punta molto sull’avvio ordinato dell’anno scolastico. Per fare questo, si farà in modo che le nomine vengano assegnate nell’ambito della procedura dell’assegnazione delle supplenze. In questo senso, non ci saranno novità rispetto agli anni passati.