Concorsi

Concorso scuola 2023: i docenti ingabbiati potranno partecipare a un ulteriore concorso di abilitazione senza fare la prova preselettiva

Il Decreto Pa, oggetto di discussione presso le commissioni I e XI della Camera, si trova in una fase di rilevanza cruciale. Siamo in una fase decisiva per l’approvazione da parte dell’assemblea di Montecitorio. Inoltre, sono previste alcune modifiche che avranno un impatto significativo sul sistema scolastico.

Il concorso straordinario ter

L’emendamento proposto dal governo tocca da vicini ambiti fondamentali per il reclutamento dei nuovi insegnanti anche in vista del concorso straordinario ter.

Si mira a gestire un elevato flusso di domande in tempi rapidi, pertanto si prevede l’introduzione di test a risposta chiusa interdisciplinari per la prova scritta del concorso straordinario ter. Per la prova orale, invece, si prevede un approccio più disciplinare.

Il concorso di abilitazione

Un’altra novità riguarda i docenti “ingabbiati”, ovvero coloro che si trovano già in servizio ma che desiderano partecipare al concorso di abilitazione. Per loro, sarà possibile accedere a un ulteriore concorso di abilitazione senza dover sostenere la prova preselettiva.

Questa modifica è finalizzata a fornire un’opportunità di progressione professionale senza dover affrontare ulteriori ostacoli.

Non vengono trascurati nemmeno i docenti idonei dei concorsi precedenti. Le loro graduatorie dovrebbero rimanere valide, ma è previsto che vengano considerati in coda rispetto ai vincitori del concorso Pnrr in fase di assunzione.

Questa decisione è finalizzata a garantire l’opportunità di lavoro per i nuovi vincitori del concorso, mantenendo tuttavia una certa considerazione per i docenti idonei dei concorsi precedenti.

I test a risposta chiusa

Le modifiche proposte in questo emendamento rappresentano un tentativo di rispondere alle esigenze del sistema scolastico e di fornire un quadro più chiaro e accessibile per i docenti che desiderano progredire nella loro carriera.

L’introduzione di test a risposta chiusa interdisciplinari e la semplificazione delle procedure di accesso al concorso per i docenti già in servizio potrebbero contribuire a gestire in modo più efficiente il flusso di domande e a garantire una selezione più equa e trasparente dei candidati.

Queste modifiche dovranno essere attentamente valutate e implementate in modo accurato per evitare eventuali effetti negativi sul sistema educativo. È necessario garantire che le nuove disposizioni non compromettano la qualità dell’insegnamento e l’efficacia dell’apprendimento degli studenti.