Scuola

Tfa sostegno chi accede direttamente: la novità è la riserva del 35% dei posti ai docenti con tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque

Nuove disposizioni per il TFA sostegno VIII ciclo anno accademico 2022/23 sono state annunciate, e la più significativa riguarda le prove di selezione previste tra il 4 e il 7 luglio 2023. Secondo il decreto ministeriale n. 691 del 29 maggio 2023, il 35% dei posti disponibili in ogni Ateneo e grado di scuola sarà riservato ai docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni.

Accesso diretto alla prova scritta

Questa nuova regolamentazione avrà un impatto diretto sulla composizione degli aspiranti che accederanno direttamente alla prova scritta. Oltre ai requisiti precedentemente previsti, il nuovo elenco sarà costituito da:

  • Docenti che hanno accumulato tre anni di servizio su posti di sostegno secondo quanto stabilito dall’articolo 18-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.
  • Docenti che hanno maturato tre anni di servizio specifico per il grado di scuola richiesto negli ultimi dieci anni, in conformità alla Legge 6 giugno 2020, n. 41, articolo 2, comma 8, e al decreto interministeriale 7 agosto 2020, n. 90.
  • Aspiranti beneficiari della legge 104/92 con un’invalidità personale pari o superiore all’80%.
  • Docenti che hanno superato la prova preselettiva nel VII ciclo ma non hanno potuto proseguire a causa di restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, in deroga all’articolo 4, comma 4, del decreto 8 febbraio 2019, n. 92.
  • Inoltre, se il numero di domande di iscrizione è limitato, inferiore o uguale al doppio dei posti disponibili, questa condizione sarà presa in considerazione nella fase successiva alle iscrizioni.

Lo scopo delle nuove disposizioni

Queste nuove disposizioni mirano a garantire una maggiore opportunità di partecipazione e selezione per i docenti che hanno dimostrato un impegno significativo nel campo dell’istruzione inclusiva. Si prevede che ciò contribuirà a rafforzare e arricchire il corpo docente che si occupa di sostegno nelle scuole italiane. Gli insegnanti selezionati potranno quindi contribuire in modo più efficace all’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali e offrire un’istruzione di qualità a tutti gli alunni.