Scuola

Carta docente precari arretrati: in arrivo i 500 euro anche per 45 mila supplenti annuali, il Governo studia la nuova norma

Dopo che ha rischiato la scomparsa in virtù di una forte riduzione del budget stanziato per la sua applicazione, la carta del docente potrebbe beneficiare di un nuovo rilancio da parte del governo in grado di estendere il beneficio anche ai docenti precari, finora di fatto tagliati fuori dalla ricezione del bonus se si escludono sentenze favorevoli che hanno provveduto a risarcire chi non rientrava nel novero degli aventi diritto.

La platea dei nuovi beneficiari

In attesa di conferme ufficiali, si può dire che ci sono buone possibilità che la Carta del docente da 500 euro possa diventare un beneficio esteso anche agli attuali circa 45 mila supplenti annuali (che il Governo spera di ridurre prima possibile già con il concorso precari che prenderà il via in estate). La norma che estenderebbe il beneficio è attualmente al vaglio del Governo, se ne saprà di più nei prossimi giorni. Ma vediamo come si potrebbe arrivare all’estensione del bonus 500 euro anche ai precari.

Potrebbero esserci importanti novità per la carta del docente grazie al decreto salva-infrazioni, il quale potrebbe apportare modifiche rilevanti alla legge 107, conosciuta come “Buona scuola”.

Il nuovo bonus 500 euro

Secondo quanto emerso, il bonus di 500 euro per la formazione degli insegnanti, noto come carta del docente, verrà esteso anche al personale supplente annuale, che comprende circa 45.000 docenti, oltre al personale di ruolo.

Questa modifica è in linea con la sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea nel 2022. Il testo del decreto, che potrebbe essere discusso in Consiglio dei Ministri è ancora provvisorio, ma offre un’idea delle possibili modifiche in arrivo.

Il testo preliminare proposto prevede un’aggiunta all’articolo 1, comma 121, primo periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107, dove si specifica che il bonus sarà esteso non solo al personale docente di ruolo, ma anche al personale con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile.

Fino a 3mila euro di risarcimento

Inoltre, nel secondo periodo, si aggiunge la parola “massimo” dopo le parole “dell’importo nominale”.

Il sindacato Anief, che ha seguito attentamente lo sviluppo di questa vicenda, ha reso nota la notizia e ha stimato che i docenti supplenti abbiano subito una mancata erogazione della carta del docente per un importo che potrebbe arrivare fino a 3.000 euro negli ultimi cinque anni.

Questa modifica rappresenta un importante passo avanti per garantire un trattamento equo a tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto o dalla modalità di assunzione.

L’estensione della carta del docente ai precari che ogni anno costituiscono la spina dorsale, loro malgrado, del sistema scolastico mediante supplenze, riconoscerebbe il valore e l’impegno di tutti gli insegnanti, offrendo loro la possibilità di accedere alle risorse necessarie per la formazione e l’aggiornamento professionale.

Le implicazioni

L’intervento legislativo in questione mira a correggere una situazione di disparità che si era venuta a creare, consentendo ai docenti supplenti di beneficiare degli stessi diritti e opportunità di formazione dei colleghi di ruolo.

Questa notizia è stata accolta con grande interesse e apprezzamento da parte dei docenti supplenti, che finalmente vedono riconosciuto il loro ruolo e il loro contributo nel sistema scolastico. Si tratta di un passo importante verso l’equità e la valorizzazione di tutti i professionisti dell’istruzione.

La decisione di estendere la carta del docente al personale supplente annuale sarebbe un segnale positivo di attenzione e valorizzazione nei confronti di tutti i docenti, indipendentemente dalla tipologia di contratto. Si tratta di un’opportunità per accedere a risorse che favoriscono la crescita professionale e la qualità dell’insegnamento.