Decreto Pa scuola: incarichi di supplenza con una clausola risolutiva espressa, in coda alla prima fascia delle graduatorie provinciali speciali di sostegno
Il decreto PA scuola è stato approvato dalla Camera dei Deputati con la fiducia posta dal governo sull’articolo unico del disegno di legge per la conversione del decreto del 22 aprile 2023.
Le novità per il mondo della scuola
Il decreto è stato approvato con 203 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astenuti. Vediamo quindi quali sono le novità che riguardano il settore scolastico.
La chiamata veloce per i posti di sostegno è una delle principali novità introdotte con l’approvazione del decreto PA alla Camera dei Deputati.
I posti di insegnante di sostegno rimasti vacanti dopo la procedura di assunzione straordinaria dalla prima fascia delle graduatorie provinciali speciali di sostegno (e dagli elenchi aggiuntivi) potranno essere assegnati a candidati provenienti da altre province che presenteranno domanda di assunzione.
Gli incarichi di supplenza
Per il sostegno, il decreto PA prevede che i docenti abilitati e/o specializzati all’estero, inseriti nelle graduatorie provinciali speciali di sostegno, potranno ottenere incarichi di supplenza con una clausola risolutiva espressa, posizionandosi in coda alla prima fascia delle graduatorie provinciali speciali di sostegno (inclusi gli elenchi aggiuntivi).
Tuttavia, questi docenti non potranno partecipare alla procedura straordinaria di assunzione dalla prima fascia delle graduatorie provinciali speciali di sostegno almeno fino all’anno scolastico successivo allo scioglimento della riserva.
Il sostegno
Per l’accesso ai corsi di specializzazione sul sostegno (TFA sostegno), il decreto PA prevede che gli aspiranti con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque anni e in possesso di un titolo di studio idoneo all’insegnamento potranno accedere a tali corsi senza dover sostenere la prova preselettiva. A differenza di quanto previsto dal Decreto-Legge n. 36/2022, non è più necessario possedere l’abilitazione all’insegnamento.
Nell’anno scolastico 2022/2023, si fa riferimento all’applicazione della normativa generale che regolamenta l’anno di prova. La disciplina è regolamentata dall’articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 59/17. Una normativa che fa da guida per il personale docente ed educativo della scuola dell’infanzia e primaria. Rientrano in questo ambito coloro i quali sono stati nominati con contratto a tempo indeterminato su qualsiasi tipo di posto.
I dirigenti scolastici
Per la mobilità dei dirigenti scolastici, il comma 20-bis dell’articolo 5 del decreto PA prevede modifiche alla procedura di mobilità interregionale dei dirigenti scolastici. Nello specifico, per le operazioni di mobilità dei dirigenti scolastici relative all’anno scolastico 2023/2024, sarà resa disponibile la percentuale del 100% dei posti vacanti in ciascuna regione.