Stabilizzazione precari scuola: via libera alle immissioni in ruolo da tutte le Gps, le urgenze in vista dell’informatizzazione nomine supplenze
Il prossimo concorso straordinario ter da attuare in estate che nel giro dei successivi dodici mesi, nelle intenzioni del governo, dovrebbe essere in grado di stabilizzare 35mila docenti precari della scuola, non costituisce garanzia sufficiente nei confronti dei sindacati per ritenere il piano del ministero esauriente in tema risoluzione della piaga della supplentite.
Informatizzazione nomine supplenze in vista
Il nuovo anno scolastico di fatto inizia il giorno dopo in cui finisce il precedente, non per quel che riguarda le lezioni, per fortuna degli studenti, ma sicuramente per le attività di uffici scolastici e di coloro i quali dovranno partecipare all’assegnazione delle supplenze per il 2023-2024 in vista dell’informatizzazione nomine che quest’anno dovrebbe prendere il via in anticipo.
Le richieste dei sindacati
Il fatto che ci siano ancora 250mila precari della scuola non può far dormire sonni tranquilli ai sindacati, nonostante il governo stia andando incontro a una serie di richieste come il consenso di prevedere la ricostruzione di carriera per tutto il periodo precedente all’immissione in ruolo. Positiva anche l’apertura, di fatto già sancita dai tribunali negli scorsi mesi, all’estensione della Carta del docente anche al personale non assunto a tempo indeterminato.
Immissioni in ruolo da tutte le gps
I sindacati nel frattempo spingono affinchè il governo dia il via libera alle immissioni in ruolo da tutte le Gps e all’organico aggiuntivo di almeno 40mila unità. C’è poi la questione delle graduatorie concorsuali che nelle intenzioni dei sindacati dovrebbero essere estese a tutti gli abilitati. Senza dimenticare la necessità dell’attivazione delle abilitazioni nel rispetto di chi ha svolto precariato e il reintegro dei docenti assunti in ruolo con anno di prova svolto e poi licenziati.