Altro passo avanti, probabilmente decisivo, nella direzione del riconoscimento ai docenti precari, che si spera nei prossimi anni possano essere sempre meno grazie al piano di reclutamento del ministero, degli stessi diritti concessi ai colleghi di ruolo.

Seconda vita per il bonus docente

Nello specifico, il tema in questione è quello della carta del docente, bonus che dopo che ha rischiato nella scorsa legislatura di scomparire per mano del ministro Bianchi, adesso sembra destinato ad essere esteso anche ai precari.

Nel frattempo però arriva il riconoscimento da parte del ministero dell’Istruzione e del Merito delle sentenze che impongono il pagamento nei confronti degli insegnanti delle cifre arretrate mai saldate come sancito in Tribunale.

Le somme negate riconosciute dal giudice

Sentenze che impongono al ministero di riconoscere ai precari il diritto a ottenere il bonus per l’aggiornamento professionale al pari dei colleghi di ruolo. Ricordiamo che al momento la legge continua a prevedere il pagamento del bonus di 500 euro per la formazione del personale docente solo nei confronti degli insegnanti di ruolo.

Lo conferma una comunicazione caricata sul sito internet della Carta del docente, con la quale l’amministrazione spiega la procedura per ottenere le somme finora negate ma riconosciute con sentenza favorevole del giudice del lavoro.

La procedura da seguire per ottenere il rimborso

La procedura prevista prevede da parte del docente avente diritto la trasmissione della copia della sentenza al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) all’indirizzo di posta certificata dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it. La richiesta dovrà riportare il codice fiscale del docente ricorrente e le annualità per le quali è stato riconosciuto il contributo. Il Ministero, una volta esaminata la richiesta, la inoltrerà a Sogei che provvederà ad accreditare sul borsellino elettronico le annualità dovute al docente.