Bandi Tfa 2023: tutti i link alle Università con il costo completo per partecipare al corso
E’ di fatto ormai completo l’elenco dell’offerta da parte delle Università italiane relativo ai corsi per il prossimo Tfa 2023 Ottavo ciclo di prossimo avvio. I bandi sono stati pubblicati e consentiranno i coprire i quasi 29.000 posti totali disponibili per il nuovo ciclo. Ricordiamo che è già di fatto confermato che dopo l’ottavo ciclo ci sarà anche il nono, il prossimo anno, che consentirà la specializzazione dei docenti per il sostegno didattico per l’anno scolastico 2022-2023.
Tremila posti in più rispetto allo scorso anno
Nonostante si registri un aumento di circa tremila posti in più rispetto al precedente anno accademico, il mondo del sostegno scolastico italiano risulta ancora in deficit per quel che concerne la copertura delle cattedre rispetto al reale fabbisogno di studenti con disabilità a supporto dei ragazzi e delle loro famiglie.
In ogni caso la speranza è che questo ottavo ciclo consenta di ridurre almeno parzialmente il deficit attuale. Nel frattempo sono disponibili i link per singola università a questa pagina.
L’elenco completo delle Università
Chi vorrà prendere parte alle prove di accesso e conoscere le modalità di attuazione delle prove stesse dovrà fare riferimento ai bandi emanati da ogni singolo Ateneo. Chi vorrà procedere con l’iscrizione vera e propria al test preliminare di accesso dovrà fare riferimento al bando che verrà emanato da ogni singola Facoltà.
Come restare aggiornati in tempo reale
Oltre all’elenco completo disponibile al link fornito, è opportuno fare riferimento alle singole pagine degli atenei. In questo modo ci sarà sempre la certezza di ottenere gli aggiornamenti in tempo reale delle novità delle facoltà alle quali si è interessati, in modo da non restare presi in contropiede da eventuali modifiche relative alle modalità e alle tempistiche inerenti l’iscrizione al test di ammissione per il Tfa VIII ciclo, momento fondamentale per il mondo del sostegno della scuola italiana.
Dopo 7 anni di precariato suppongo sia doveroso stabilizzare .L’Italia è l’unico paese in cui la burocrazia ,in tutti gli ambiti,costringe le menti a scappare,costringe le menti a non avere il senso di appartenenza. È vergognoso.!