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Rinnovo contratto Ata: niente più incarichi da docente, la questione del collaboratore scolastico esperto

Si torna a parlare del delicato tema del rinnovo del contratto del personale ata, soprattutto per quel che concerne la parte normativa dopo le delusioni inerenti la parte economica che rientrano nel contratto scuola approvato alla fine dello scorso anno.

L’introduzione degli incarichi triennali

Negli ultimi incontri si è parlato della figura del collaboratore esperto, e del fatto che d’ora in poi non sarà più possibile accettare un incarico da docente. Sullo sfondo ci sono le controproposte dell’ARAN.

Una di queste proposte riguarda l’introduzione di incarichi triennali che riguarderanno le nuove figure principali delle Elevate Qualificazioni. Si tratti di incarichi che per il momento sono stati assegnati da parte dell’Ambito Territoriale senza confronto.

Il principio della reggenza

E’ un contingente nel quale dovrà passare il personale amministrativo Facente Funzioni con tre anni di servizio e gli attuali DSGA di ruolo. Non si potrà dire di no all’assegnazione.

L’incarico potrebbe essere assegnato dal Dirigente Scolastico nei confronti di un Assistente Amministrativo, oppure si ricorrerà al principio della «reggenza», obbligatoria da parte dell’Ambito territoriale.

La figura del collaboratore scolastico esperto

C’è poi la questione del Collaboratore scolastico esperto, figura in grado di assorbire in se i compiti previsti per i collaboratori scolastici svolgendo al tempo stesso attività di coordinamento dell’attività dei collaboratori scolastici e attività qualificata di assistenza e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie agli alunni con disabilità.

Altra novità riguarda il divieto nei confronti del personale ATA di accettare incarichi da docente. In base alla nuova normativa, si può accettare un incarico “su posti di area superiore o – a parità di area – di diverso profilo professionale.