Percorsi abilitanti 60 cfu online: via libera alla modalità telematica, ma ci sono delle limitazioni
Prende sempre più forma la riforma del reclutamento docenti, e i questo senso rappresenta un punto fermo importante per chi prenderà parte a queste procedure il fatto che i percorsi abilitanti docenti, secondo le ultime decisioni del consiglio dei ministri, potranno svolgersi online fino al 50% del totale.
Le attività di tirocinio
La decisione è contenuta nell’ambito dell’approvazione del decreto Pa 2. Un decreto complesso, che include anche provvedimenti importanti per il mondo della scuola. E in questo senso non poteva prescindere da alcune novità inerenti appunto i nuovi percorsi abilitanti per gli insegnanti.
E’ notizia di poche ore fa infatti che il consiglio dei ministri ha varato un provvedimento in base al quale, per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno essere seguiti dai candidati anche online. La modalità telematica non potrà però comprendere attività di tirocinio e di laboratorio. Il riferimento è in ogni caso quello che la modalità online potrà raggiungere un massimo del 50% del totale.
I corsi da 30 Cfu
Altra novità importante riguarda il limite numerico fino ad ora in vigore per quel che concerne il numero massimo di abilitati per specifiche classi di concorso. Non ci sarà più alcun limite, e questo permetterà di rimuovere le limitazioni al numero di insegnanti che avranno l’opportunità di beneficiare dell’abilitazione in una specifica classe di concorso.
Chi avrà bisogno di ottenere i crediti formativi mediante i corsi da 30 CFU, per conseguire un’ulteriore abilitazione, dovrà fare riferimento ai corsi online. Una questione inerente sia i docenti specializzati sul sostegno non ancora abilitati, sia chi ha bisogno di conseguire una seconda abilitazione.
Il completamento del percorso abilitante
Seconda chance per i vincitori dei prossimi concorsi ordinari non ancora abilitati. Potranno ripetere la prova finale del corso abilitante, ma in caso di ennesimo fallimento verranno fatti decadere dalla graduatoria concorsuale e vedranno pregiudicata la possibilità di essere immessi in ruolo. Chi prenderà parte al concorso con i 30 CFU avrà diritto al completamento del percorso abilitante integrando i CFU mancanti.