Economia & Fisco

Carta del docente precari: se non arrivano nuovi fondi è destinata a essere ridimensionata già dal prossimo anno

Prosegue sulle montagne russe la vicenda legata alla carta del docente, bonus riconosciuto a livello legislativo unicamente nei confronti dei docenti di ruolo ma che numerose sentenze hanno indicato come diritto anche di chi ha solo un contratto a tempo determinato.

Le somme arretrate

Proprio per dare seguito a queste sentenze, adesso il ministero ha predisposto un budget ad hoc e una procedura online riservata a chi ha ottenuto sentenza favorevole in tal senso e ha diritto a vedersi riconosciute le somme relative all’ultimo quinquennio.

Allo stesso tempo, però continua a essere in bilico il futuro della carta del docente, e per continuare a poterla attribuire ai docenti di ruolo e ai nuovi beneficiari precari (una platea che potrà estendersi a dismisura nei prossimi anni) serviranno altre risorse, altrimenti rischierà di scomparire o quanto meno di essere ridimensionata.

Il budget necessario

Se ne discute grazie al decreto “Salva-Infrazioni” in discussione al Senato. Due articoli, il 14 e il 15, sono proprio dedicate alla scuola e hanno il compito di dirimere dispute future inerenti la ricostruzione di carriera per gli anni pre-ruolo e sulla card del docente.

Con l’articolo 15 l’obiettivo è estendere anche al 2023 il bonus 500 euro. Si tratta di un bonus che adesso è beneficio anche dei docenti non di ruolo con contratto di supplenza annuale. Per sostenere il provvedimento serviranno circa 42 milioni di euro, coperti da 10,9 milioni di euro di risparmi.

Il rischio tagli

Al momento non ci sono motivi per pensare che dopo il 2023 il bonus venga tagliato. Ma al momento le risorse disponibili per l’anno scolastico 2023/2024, il primo con tagli del dl 36/2022, basterebbero per erogare una card pari a circa 460 euro. Importo che scenderebbe ulteriormente l’anno dopo fino a 420 euro.

Se l’intenzione del ministero è non scendere sotto gli attuali 500 euro, sarà necessario avere a disposizione 30 milioni per il 2024 e 61 milioni a partire dal 2025. Se invece si arrivasse a estendere il bonus a tutti i precari, il budget necessario aumenterebbe di altri 80 milioni a partire dal 2024.