Scuola

Dpcm scuola 60 Cfu: costo massimo e maggiore valorizzazione dei precari nell’accesso ai percorsi, le ultime novità

Il varo ufficiale del decreto per i percorsi da 60 Cfu, fondamentali per abilitare i nuovi docenti e consentire loro di partecipare ai prossimi concorsi scuola previsti dalla riforma del reclutamento, passa per la trattativa che il ministero sta portando avanti con i sindacati e che dovrebbe comportare ulteriori modifiche.

Approvazione definitiva della bozza

La riforma di abilitazione docenti per i candidati della scuola secondaria è ormai a un passo dalla definitiva approvazione. Se da un lato si attende solo l’approvazione definitiva della bozza del DPCM 60 CFU da parte del CSPI, del CUN e della CRUI (si tratta di pareri non vincolanti ma di fatto fondamentali per procedere), dall’altro c’è ancora da limare qualche dettaglio, e in questo senso vengono coinvolti i sindacati.

Prima infatti che il decreto per i 60 Cfu venga inviato a Palazzo Chigi per la firma del Presidente del Consiglio e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende ascoltare i pareri dei sindacati per fare in modo che la versione definitiva abbia il consenso se non completo, almeno a maggioranza dei suoi contenuti.

Le richieste dei sindacati

Per questo non dovrebbe meravigliare se il decreto alla fine possa presentare altre modifiche, che non inficeranno però sostanzialmente l’impianto mostrato e approvato dalla Commissione europea. Altrimenti si rischierebbe di dover ripartire da zero.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, non ha chiuso le porte alle rimostranze fatte dai sindacati, e le modifiche richieste potrebbero essere trasformate in realtà. I sindacati si sono concentrati in particolar modo sulla fase transitoria, con l’auspicio che si possa puntare sulla valorizzazione dei precari nell’accesso ai percorsi. Se modifiche saranno, non rivoluzioneranno l’impianto base del decreto concordato con la Commissione europea.

Il tetto massimo ai costi

Nel DPCM ci saranno le cifre definitive previste per i nuovi percorsi abilitanti. SI tratta di costi che dovranno avere un tetto massimo che non dovrebbe superare i 2500 euro, cui bisogna aggiungere 150 euro per la prova finale.