Prossimo concorso scuola 2023: cambiano prova scritta e orale, le percentuali di corso online
Con l’approdo ufficiale in Gazzetta, il decreto PA bis può ufficialmente iniziare a mettere in pratica le misure per le quali è stato pensato, e molte di queste sono inerenti il mondo della scuola. In particolare, l’attenzione è rivolta alla riforma del reclutamento docenti, che il decreto consente di avviare ufficialmente nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La verifica delle competenze
Oltre alla formazione iniziale docenti, al reclutamento e all’abilitazione, c’è ampio spazio per le tematiche inerenti lo svolgimento dei concorsi, in particolare per quel che riguarda le modalità di attuazione della prova scritta e della prova orale.
Lo scritto, nel corso del periodo di validità del PNRR, sarà composta da una prova scritta articolata in più quesiti a risposta multipla. Lo scopo di questa prova è verificare le competenze e le conoscenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico.
Le modifiche alle prove
Spazio anche all’accertamento delle competenze relative a informatica e lingua inglese. Una volta che questo periodo coincidente con l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà terminato, ci sarà la possibilità di scegliere la prova scritta con più quesiti a risposta aperta. ANche in questo caso lo scopo dell’esame sarà verificare le competenze sopra riportate.
Le modifiche riguarderanno anche la prova orale. In questo caso, l’obiettivo della commissione sarà quello di verificare le conoscenze e le competenze del candidato su disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa. L’esame servirà anche a verificare le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento mediante un test specifico.
La modalità telematica, in che percentuale
Infine il decreto prevede una serie di novità per quel che concerne il percorso di formazione degli insegnanti. Nei prossimi due anni scolastici, i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale possono essere svolti anche telematicamente. Restano fuori da questa previsione le attività di tirocinio e di laboratorio. In ogni caso, il limite massimo della modalità online è fissata nel 50 per cento del totale, un 30% in più rispetto alla possibilità attuale.