Forse un domani spariranno, anche se non del tutto, o quantomeno saranno fortemente ridotte. Ma per il momento le supplenze continuano a essere un serbatoio importante per le scuole che devono colmare il vuoto delle cattedre e per gli aspiranti insegnanti che anche senza un ruolo possono ambire a periodi lavorativi più o meno lunghi.

La finestra temporale utile

Per questo la procedura di attribuzione delle supplenze dell’estate 2023 non sarà meno attesa di quella degli anni passati, e potrebbe portare con se numerose novità. A breve la procedura potrebbe essere già avviata, in netto anticipo rispetto agli anni passati. La domanda adesso dei diretti interessati è “quando si potrà presentare l’istanza per le 150 preferenze sulle supplenze?”.

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte del ministero, ma tutte le indicazioni fanno pensare che i possa partire già a metà luglio, per poi aprire una finestra temporale che dovrebbe concludersi nel giro di due settimane circa. Dunque per fine luglio la procedura dovrebbe già andare in archivio, almeno per quel che riguarda la possibilità di presentare domanda.

Procedura per 800mila candidati

Anche quest’anno la procedura, secondo le stime, dovrebbe riguardare qualcosa come 800 mila persone.

a decisione del ministero di anticipare la procedura va nella direzione di concludere per tempo tutte le operazioni, ben prima dell’avvio del prossimo anno scolastico. Un’intenzione che può essere condivisibile, se non fosse per il fatto che va a scontrarsi con la realtà delle tempistiche che impedirà di effettuare le scelte con cognizione, ovvero senza conoscere le disponibilità.

Il Ministero punta a snellire la procedura, scongiurando i troppi turni di nomina che hanno complicato gli anni passati portando fino a marzo 2023 lo scorrimento delle GPS.

L’informatizzazione nomine supplenze

L’informatizzazione nomine supplenze consentirà ai candidati inseriti nelle GPS di esprimere le max 150 preferenze tra scuole, comuni, distretti. Potranno partecipare a questa procedura anche i candidati inseriti con riserva in attesa del riconoscimento del titolo estero.