Scuola

Prossimo concorso scuola: cambia tutto nell’accesso e nelle prove, la parola d’ordine è semplificare

Come prepararsi per il prossimo concorso scuola 2023? Innanzitutto, va chiarito che in ordine temporale il prossimo concorso scuola che il ministero intende bandire sarà il concorso straordinario ter, che doveva essere bandito già in questi giorni in modo da essere attuato in estate. A questo punto l’a sensazione è che tutto slitterà tra autunno e inverno, e c’è allora il tempo di capire meglio quali saranno le prove per come sono state strutturate dal nuovo decreto Legge 75, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 giugno 2023.

Il possesso dell’abilitazione

La struttura dei concorsi scuola cambia nel prossimo futuro. Innanzitutto verranno introdotte quattro nuove modalità di accesso ai concorsi. Innanzitutto servirà essere in possesso di abilitazione da ottenere mediante percorso formativo di 60 CFU. A quel punto si potrà provare ad accedere al concorso per superarlo.

C’è poi la possibilità fino al 31 dicembre 2024 di accedere al concorso se si è in possesso dei 30 CFU ma non si dispone dell’abilitazione. Si può poi accedere al concorso se si appartiene alla categoria dei precari con 3 annualità di servizio negli ultimi 5 anni scolastici.

Le prove

Ultima possibilità è quella pensata per i docenti con 24 CFU (ottenuti entro il 31 ottobre 2022). Anche in questo caso bisogna rispettare la scadenza del 2024.

Le novità riguardano poi come detto la struttura delle prove. Il ministero ha pensato a una prova scritta con domande a risposta multipla finalizzata a verificare conoscenze e competenze come pedagogia, psicopedagogia, didattica, informatica e lingua inglese.

Il passaggio successivo, quando sarà terminato il periodo di implementazione del PNRR, sarà quello composto da una prova scritta con domande a risposta aperta, riservato a chi supera una prova preselettiva.

La semplificazione della procedura

La prova orale sarà invece caratterizzata dall’appurare conoscenze e competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o della tipologia di posto per cui si concorre. In quell’occasione, si verificheranno anche competenze didattiche e abilità nell’insegnamento.

Con le novità che riguardano la prova scritta, il ministero intende semplificare tutto il concorso, soprattutto per quel che concerne le tempistiche di attuazione e correzione delle prove.