Scuola

60 cfu insegnamento: cresce il pessimismo sulla possibilità di riuscire a iniziare già in autunno

Si sta facendo ancora attendere il nuovo DPCM che consentirà di avviare il nuovo corso di abilitazione degli insegnanti. Il testo è di fatto nero su bianco, ma manca ancora l’ufficialità che consenta di avviare concretamente tutta la procedura.

Il passaggio finale

Il passaggio finale è costituito dalla firma del presidente del consiglio, e dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, praticamente a un anno esatto da quel luglio di dodici mesi fa in cui sembrava a un passo dall’essere già varato.

Poi la crisi di Governo e il cambio della guardia al ministero ha complicato il tutto e suggerito di attendere per consentire al nuovo ministro Valditara di apportare le modifiche, non tantissime, rispetto a quanto studiato dal suo predecessore Patrizio Bianchi.

Esercito di candidati in attesa

Adesso però i tempi sono scaduti, soprattutto se si vorrà fare in modo che la procedura possa essere avviata in autunno. Restano con il fiato sospeso, nel frattempo, gli innumerevoli insegnanti che attendono di avere la possibilità di ottenere il titolo che consenta poi di accedere ai concorsi per l’insegnamento.

Qualche modifica, rispetto al testo attuale, probabilmente il testo finale lo avrà, in virtù degli appunti fatti da Crui, Cun e Cspi. In generale il decreto ha ottenuto pareri favorevoli, ma qualche accorgimento è stato suggerito. Uno dei punti su quali si solevano dubbi riguarda tempi e requisiti troppo stringenti.

I tempi stretti

Non piace il fatto che le discipline non sono organizzate per macro-aree. Questo potrebbe inficiare una formazione di qualità.

C’è incertezza di troppo anche per quel che concerne la definizione del gruppo di aspiranti insegnanti. La filosofia dovrebbe restare quella di non abilitare più docenti di quanti poi il ministero sarà in grado di stabilizzare.

I comitati di valutazione sono pessimisti circa la possibilità di riuscire effettivamente a varare il nuovo corso di abilitazione docenti entro l’autunno, considerati che sono ancora molti i passaggi da completare. Il rischio è che si possa partire a tutti i costi con troppe incertezze e questioni da chiarire, che potrebbero poi causare problemi a lavori in corso.