Concorso scuola 2023: niente precedenza per gli abilitati
La riforma del sistema di formazione e reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado ha portato con sé importanti novità per il prossimo concorso docenti del 2023. Tra le principali modifiche introdotte, vi è l’istituzione di una sola graduatoria nazionale, l’eliminazione della precedenza per gli abilitati e il criterio di scorrimento solo per coprire le rinunce.
Percorso universitario e accademico abilitante
Il nuovo sistema prevede un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA (Crediti Formativi Universitari/Articolazione dei Crediti Formativi Accademici). Questo percorso fornirà ai candidati le competenze necessarie per l’insegnamento e rappresenta una tappa fondamentale per accedere al concorso docenti.
Concorso pubblico nazionale
Il concorso docenti del 2023 sarà un concorso pubblico di ambito nazionale. Questo significa che i candidati provenienti da diverse regioni del Paese avranno la possibilità di partecipare alla selezione, ampliando così le opportunità di accesso ai ruoli del personale docente.
Unica graduatoria per abilitati e non abilitati
Una delle principali novità introdotte dal decreto PA BIS è l’unificazione delle graduatorie per abilitati e non abilitati. In altre parole, i candidati che hanno conseguito l’abilitazione e coloro che non l’hanno ancora ottenuta concorreranno nella stessa graduatoria. Questo rappresenta un cambiamento significativo che mira a garantire un’equa valutazione delle competenze e delle capacità didattiche dei partecipanti.
Scorrimento graduatoria solo per coprire rinunce
Inoltre, il decreto PA BIS ha abrogato la disposizione che prevedeva la precedenza per gli abilitati nell’assunzione dei vincitori di concorso. Ora, l’assunzione avverrà sulla base della graduatoria unica e sarà effettuata solo per coprire le rinunce dei vincitori che decidono di non accettare il posto assegnato. Questo sistema di scorrimento graduatoria garantirà una maggiore flessibilità nella gestione delle assunzioni e una migliore corrispondenza tra i candidati e i posti disponibili.
Periodo di prova in servizio
Infine, il nuovo sistema prevede un periodo di prova in servizio per i vincitori del concorso. Durante questo periodo, i docenti saranno valutati e avranno l’opportunità di dimostrare le loro competenze didattiche e relazionali. Il periodo di prova permetterà di valutare l’idoneità dei docenti all’insegnamento e garantirà una maggiore qualità nella scelta dei candidati che diventeranno parte integrante del corpo docente.