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Concorso straordinario ter: non prevede una graduatoria di merito con gli idonei e non abilita in automatico

Il concorso straordinario per l’insegnamento rappresenta un’opportunità attesa da molti aspiranti docenti. Questo concorso è definito “straordinario” poiché permette a tutti di accedere e prevede un processo di selezione più snello rispetto a quello che sarà adottato a regime. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche principali del concorso straordinario e le implicazioni relative all’abilitazione per la classe di concorso.

Accesso per tutti e prove snelle

Una delle peculiarità del concorso straordinario è che consente a tutti gli aspiranti docenti di partecipare. A differenza di altri concorsi che possono prevedere restrizioni di accesso, questo concorso è aperto a tutti coloro che desiderano intraprendere la carriera dell’insegnamento. Inoltre, il concorso straordinario prevede prove più snelle rispetto a quelle che saranno proposte a regime. Ciò significa che il processo di selezione sarà semplificato, consentendo una maggiore partecipazione e un minor onere per gli aspiranti docenti.

Assenza di graduatoria di merito

Una delle particolarità del concorso straordinario è l’assenza di una graduatoria di merito. Ciò significa che il superamento di tutte le prove non garantisce automaticamente l’abilitazione per la classe di concorso oggetto della procedura. Mentre in altri concorsi è prevista una graduatoria con gli idonei, nel concorso straordinario tutti coloro che superano le prove vengono considerati idonei. L’assenza di una graduatoria di merito crea una maggiore flessibilità nell’assegnazione delle posizioni e permette una valutazione più equa delle competenze degli aspiranti docenti.

L’importanza dell’abilitazione successiva

Nonostante il superamento del concorso straordinario, è importante sottolineare che l’abilitazione per la classe di concorso non viene conferita automaticamente. Gli aspiranti docenti dovranno frequentare e superare con esito positivo la prova finale del percorso universitario previsto dal DPCM 60 CFU. Questo percorso di formazione mira a fornire una preparazione completa e adeguata all’insegnamento, garantendo l’acquisizione delle competenze pedagogiche e didattiche necessarie per svolgere il ruolo di insegnante.

Il percorso universitario come passaggio successivo

Dopo il superamento del concorso straordinario, gli aspiranti docenti dovranno affrontare il percorso universitario previsto dal DPCM 60 CFU. Questo percorso offre una formazione specifica nell’ambito dell’insegnamento, coprendo una vasta gamma di conoscenze e competenze pedagogiche, psicopedagogiche, didattico-metodologiche, informatiche e linguistiche (come l’inglese). La prova finale del percorso universitario è fondamentale per ottenere l’abilitazione all’insegnamento e confermare la preparazione necessaria per la classe di concorso scelta.

Non c’è abilitazione automatica

Il concorso straordinario per l’insegnamento rappresenta un’opportunità unica per tutti gli aspiranti docenti di accedere alla professione. Le prove snelle e l’assenza di una graduatoria di merito creano un ambiente più inclusivo e favoriscono la partecipazione di un numero maggiore di candidati. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il superamento del concorso straordinario non garantisce automaticamente l’abilitazione per la classe di concorso. È necessario completare con successo il percorso universitario previsto dal DPCM 60 CFU per acquisire l’abilitazione all’insegnamento. È importante che gli aspiranti docenti siano consapevoli di queste fasi successive e si impegnino nel loro percorso di formazione per diventare insegnanti qualificati e competenti.