Concorso scuola 2023: 35 mila stabilizzazioni con preferenza nelle materie dove c’è maggiore carenza come le discipline scientifico-tecnologiche (Stem)
La riforma Bianchi ha introdotto importanti cambiamenti per l’abilitazione professionale dei docenti, rendendo necessario il conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) attraverso attività formative specifiche. Inoltre, è imminente la pubblicazione di un bando per l’assunzione dei docenti precari nella scuola. Queste misure mirano a favorire la stabilizzazione dei precari e a colmare le carenze nelle discipline scientifico-tecnologiche.
I 60 crediti formativi
Nuovi requisiti per l’abilitazione professionale La riforma Bianchi ha introdotto nuovi requisiti per l’abilitazione professionale dei docenti. Ora, per insegnare, è necessario conseguire almeno 60 crediti formativi universitari tramite attività formative specifiche. Questi crediti possono essere ottenuti attraverso corsi di formazione e aggiornamento professionale.
Pubblicazione imminente del bando per l’assunzione di docenti precari È prevista la pubblicazione di un bando per l’assunzione dei docenti precari nella scuola. Questo bando offre la possibilità di stabilizzare un numero significativo di docenti che hanno lavorato come precari per un periodo prolungato. Si stima che le stabilizzazioni riguarderanno tra le 30.000 e le 35.000 posizioni, con una particolare attenzione alle discipline scientifico-tecnologiche.
La carenza di insegnanti
Preferenza per le discipline Stem: Nel processo di stabilizzazione dei docenti precari, viene data una particolare preferenza alle materie dove è presente una maggiore carenza di insegnanti, come le discipline scientifico-tecnologiche, note anche come Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Questa scelta mira a colmare il divario di competenze in queste aree e a garantire una qualità dell’insegnamento adeguata.
Requisiti per partecipare al concorso di stabilizzazione Per partecipare al concorso di stabilizzazione dei docenti precari, è necessario aver insegnato all’interno della scuola per almeno 36 mesi negli ultimi cinque anni. Inoltre, i candidati devono possedere almeno 24 crediti formativi universitari. Questi requisiti sono stati stabiliti per garantire l’esperienza e la preparazione adeguata dei candidati al momento della stabilizzazione.
L’abilitazione professionale
Obiettivi della riforma Bianchi: La riforma Bianchi si propone di migliorare la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento professionale dei docenti e la stabilizzazione dei precari. L’introduzione dei nuovi requisiti per l’abilitazione professionale mira a garantire che i docenti abbiano una solida base di conoscenze e competenze per svolgere il proprio ruolo in modo efficace.
La riforma Bianchi ha introdotto importanti cambiamenti nel campo dell’abilitazione professionale dei docenti, richiedendo il conseguimento di 60 crediti formativi universitari. Inoltre, l’imminente pubblicazione del bando per l’assunzione dei docenti precari rappresenta un’opportunità per stabilizzare un gran numero di insegnanti che hanno lavorato come precari per un lungo periodo.
La preferenza per le discipline Stem e i requisiti per partecipare al concorso di stabilizzazione mirano a garantire la qualità dell’insegnamento nelle aree più critiche. La riforma Bianchi si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’istruzione e fornire stabilità professionale ai docenti, assicurando così una migliore esperienza educativa per gli studenti.
È un provvedimento mafioso far pagare fino a 2500 euro per altra 60 crediti I docenti. Pagare per lavorare! Vergogna! In più se c è carenza di insegnanti copri il buco velocemente, casomai poi aumenti la qualità! In più gli stipendi son bassi per un lavoro stressanti come l insegnante, chi dice il contrario è un ignorante. E poi bisognerebbe fare corsi di educazione ai genitori odierni che spesso son incapaci di crescere figli civili. Reintrodurre subito poi il servizio militare che responsabilizzi i ragazzi di oggi. Mandare a casa qualche ministro che specula sul precariato. I presidi poi si Fanno sentire poco e hanno troppo potere.