Spezzone Gps 2023: docente di ruolo inserito in GPS può richiederlo grazie all’art. 36
Il nuovo anno scolastico 2023/24 si avvicina, e con esso, nuove opportunità di lavoro per i docenti. Coloro che sono inseriti nelle Graduatorie Provinciali Supplenze (GPS) possono sfruttare una serie di possibilità interessanti, grazie all’art. 36 del CCNL. In questo articolo, esploreremo come i docenti di ruolo possono richiedere supplenze annuali, spezzoni e accedere a diverse classi di concorso o gradi di istruzione pur mantenendo la sede di titolarità.
La flessibilità delle supplenze per i docenti di ruolo
I docenti di ruolo inseriti nelle Graduatorie Provinciali Supplenze godono di una maggiore flessibilità nella scelta delle supplenze per il prossimo anno scolastico. Possono richiedere supplenze annuali, sia al 30 giugno che al 31 agosto, per classi di concorso diverse da quella di immissione in ruolo. Questa opportunità offre la possibilità di acquisire esperienza in diverse discipline e gradi di istruzione.
Il beneficio dell’art. 36 del CCNL
L’art. 36 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) è un vantaggio prezioso per i docenti di ruolo. Esso consente loro di usufruire di supplenze annuali senza perdere la sede di titolarità nella provincia in cui sono inseriti nelle GPS. Questo significa che il docente di ruolo può insegnare in diverse scuole, acquisendo nuove competenze e ampliando il proprio bagaglio professionale.
Supplenze senza titolo e graduatorie incrociate
Nel caso di supplenze senza titolo conferite da graduatorie incrociate su posto di sostegno, il docente di ruolo può accettare l’incarico solo se la classe di concorso della supplenza è diversa da quella di immissione in ruolo. Questa restrizione è dettata dal desiderio di garantire una migliore corrispondenza tra la preparazione del docente e le necessità delle classi di sostegno.
Mantenere la sede di titolarità per tre Anni
Un altro vantaggio dell’art. 36 è che il docente di ruolo che accetta supplenze annuali per almeno tre anni, anche non consecutivi, può mantenere la sede di titolarità. Questa opportunità permette ai docenti di stabilire una certa continuità lavorativa e di avere un punto di riferimento stabile nella propria provincia.
Perdita della sede di titolarità per incarichi superiori ai tre anni
Se il docente di ruolo riceve un incarico che supera i tre anni, pur rimanendo titolare nella provincia in questione, perderà la sede di titolarità. Questa condizione è prevista per incarichi di durata più lunga e garantisce una rotazione tra i docenti e una maggiore flessibilità nell’assegnazione delle cattedre.
Sfruttare al meglio le opportunità
I docenti di ruolo inseriti nelle GPS devono valutare attentamente le opportunità offerte dall’art. 36 del CCNL. Questo strumento consente di accedere a una varietà di supplenze e di acquisire esperienze significative nel campo dell’insegnamento. È importante pianificare la propria carriera in modo strategico, considerando sia gli incarichi a breve termine che quelli più duraturi, al fine di massimizzare le opportunità lavorative.