Domanda immissione in ruolo 2023: come rettificare istanza errata
Prosegue la procedura fondamentale per il prossimo anno scolastico inerente alle immissioni in ruolo docenti. Una procedura molto delicata e che, nonostante le attenzioni e la cura dei diretti interessati può portare a incorrere a diversi errori nella fase di compilazione dei diversi campi e nella scelta delle varie opzioni disponibili.
Le sezioni non corrette
Molti candidati si accorgono dell’errore durante la fase di compilazione stessa, e questo consente di provvedere in tempo reale alla rettifica di eventuali sezioni non corrette. Alcuni candidati però si accorgono dell’errore solo dopo aver completato la procedura e questo può portare ad andare nel panico con la preoccupazione di aver perso un’occasione importante con imprecisioni che potrebbero pregiudicare il risultato finale.
Come rimediare all’errore
Se ci si accorge di aver commesso alcuni errori nell’indicare la preferenza solo dopo aver già inoltrato la domanda, c’è comunque modo di porre rimedio all’errore. Partiamo dalla premessa che quest’anno il ministero ha autorizzato un totale di 50.807 posti. La ripartizione è su base regionale (allegato B). C’è poi la ripartizione per classe di concorso e provincia che dovrà essere completata da parte degli USR.
Procedura telematica
In questo senso, gli uffici scolastici dovranno fare riferimento alle percentuali spettanti alle varie graduatorie. Tutta la procedura, come ormai avviene da qualche anno, è interamente telematica e va completata mediante Istanze online. Tornando alla possibilità che alcuni candidati possano essersi accorti troppo tardi di aver commesso errori o imprecisioni nella procedura della domanda, il ministero comunica che è necessario annullare l’inoltro, aggiornare la domanda e inoltrare di nuovo. Dunque nessuna paura, si tratta di una condizione cui si può assolutamente porre rimedio.
La chiusura dell’istanza
Quello però che è necessario verificare per non incorrere nella impossibilità di rimediare all’errore, è di completare il nuovo inoltro entro i termini di chiusura dell’istanza. In caso contrario, il sistema rifiuterà in automatico la nuova domanda.
La certezza del ruolo
Ricordiamo infine che l’invio della domanda e la sua accettazione non non equivale alla certezza del ruolo. Infatti il ministero fa in modo che il numero dei convocati sia sempre superiore al numero delle disponibilità. Per avere la garanzia di avere diritto al ruolo sarà necessario attendere l’assegnazione della provincia. C’è sempre poi la possibilità di ricorrere a rinuncia in un secondo momento.