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Assunzioni Ata su tutti i posti vacanti e disponibili: organico ex covid non stabile il peccato originale

Assunzioni di nuovo personale Ata su tutti i posti vacanti e disponibili. L’emergenza di personale nelle scuole, evidenziato dallo scorso anno scolastico, minaccia di ripresentarsi in maniera ancora più evidente a cominciare da settembre.

L’organico covid aggiuntivo

Dopo la compensazione momentanea consentita dall’organico covid aggiuntivo nei due anni di pandemia, il problema si è ripresentato in tutta la sua drammaticità nello scorso anno scolastico, quando i contratti dell’organico aggiuntivo Ata non sono più stati rinnovati.

Il risultato è che anche senza la pandemia le scuole sono andate in affanno, e lo saranno anche il prossimo anno scolastico. Un anno fa, nonostante 27.000 posti liberi, quelli autorizzati per le immissioni in ruolo sono stati 10.112. A sottolineare ancora di più l’insufficienza di questo dato il fatto che di questi solo 308 erano contratti a tempo indeterminato in più rispetto al turnover.

Il rinnovo del contratto scuola

I sindacati e i dirigenti scolastici sono preoccupati in vista del prossimo anno scolastico, quando di prospettano numeri di personale insufficiente. A pagare il contro saranno i diretti interessati che non avranno la possibilità di lavorare ma a cascata anche gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici che avranno difficoltà nell’organizzare la quotidianità.

Nella riforma dell’ordinamento ATA prevista dalle nuove parti del rinnovo del contratto scolastico, è prevista la rivisitazione dei profili con ulteriore aggravio di mansioni per tale personale.

Il peccato originale

Non aver reso stabile l’organico ex covid rischia di diventare un peccato originale di cui continuerà a pagare il contro la scuola. Il contesto richiede che la svolta digitale auspicata dal Governo e fissata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza richiederebbe la presenza di assistenti tecnici in ogni scuola.